Antonio Sanfilippo – vendite, valori e valutazioni quadri

Siamo interessati all’acquisto e alla vendita di importanti opere del pittore Antonio Sanfilippo. Forniamo stime e valutazioni e informiamo su quotazioni, prezzi e valori.

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La Galleria d’arte Ponti seleziona e tratta quadri dell’artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo prezzi, quotazioni e valori attuali di mercato.

Se siete interessati ad ACQUISTARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito.

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Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.

Se desiderate acquistare opere del pittore:

Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della galleria d’arte.

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ELENCO DEGLI ARTISTI TRATTATI DALLA GALLERIA D’ARTE

ANTONIO SANFILIPPO VENDITA, ARCHIVIO, VALUTAZIONI, QUOTAZIONI OPERE E QUADRI

Artista tra le più originali del postwar italiano. Aderisce come fondatrice al Gruppo Forma 1, insieme a Piero Dorazio, Giulio Turcato, Achille Perilli, Concetto Maugeri, Ugo Attardi, Pietro Consagra e Carla Accardi.

Valutazioni opere di ANTONIO SANFILIPPO

Opere su tela di piccole dimensioni possono valere dai 3.000 ai 6.000 euro

Se di medie dimensioni dai 5.000 agli 8.000.

Opere di grandi misure, invece, dai 10.000 euro a salire.

Opere su carta, invece, possono valere dai 500 ai 2.000 euro, a seconda della tecnica, delle misure e della qualità dell’opera.

Biografia

Antonio Sanfilippo nasce a Partanna, nell’area di Trapani, l’8 dicembre del 1923. Dall’anno 1938 frequenta il Liceo Artistico di Palermo, dove ha come maestri Guido Ballo; tra gli amici più stretti, Pietro Consagra, con il quale condivide un iniziale interesse per la scultura, esponendo anche in una mostra a Firenze. Nel dicembre del 1942 decide però di iscriversi al corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove è allievo di Felice Carena, che guida i suoi primi passi nell’arte pittorica. Dipinge spesso all’aperto, come dimostra un permesso ottenuto dalle autorità militari per farlo. Una volta tornato a Partanna, diventa insegnante di disegno presso l’Istituto Magistrale. Nel 1944, all’Accademia di Belle Arti di Palermo, incontra Carla Accardi; espone l’anno seguente al Teatro Massimo insieme a Guttuso e altri artisti giovani; quindi, – sempre nel 1945 – tiene a Palermo la sua prima mostra personale (con un “limitato numero di dipinti, di dimensioni ridotte”, come ricorda Ugo Attardi).

Nel 1946 aderisce alla sezione palermitana del Partito Comunista. Tornato a Firenze, completa gli studi all’Accademia; in seguito, si trasferisce a Roma. Nonostante un’aura di idealismo giovanile (“siamo diversi perché poniamo la nostra arte sublime al di sopra di tutto ciò che si vive materialmente”; da una lettera del 1946 a Carla Accardi, che nel frattempo vive nella casa di famiglia a Trapani), cresce in lui la ferma intenzione di vivere la pittura come un’ossessione totale (“l’importante è dedicare la maggior parte del giorno alla pittura, senza distogliersi con altre attività”; a Accardi, sempre nel 1946). La consapevolezza appena acquisita si trasforma presto in consiglio: “Carla, cerca di trovare nel lavoro e nella fiducia per il futuro tutta la serenità necessaria”. Alla fine dell’anno compie il tradizionale viaggio di studio a Parigi, diventato canonico per tutti, insieme ad Accardi, Attardi, Maugeri, Turcato, Consagra. Questo viaggio gli offre uno sguardo utile sull’avanguardia europea e, soprattutto, sulla pittura dei Jeunes peintres de tradition française; per il momento, non coglie le suggestioni del movimento informale appena nato, né quelle del concretismo. Nel 1947 firma il manifesto del Gruppo Forma e, superata la fase iniziale post-cubista ispirata a Picasso e Guttuso, esplora le prime idee neo-concrete, per poi abbracciare l’astrattismo, al quale rimarrà sempre fedele, convinto che solo “nell’astrattismo la rappresentazione può rivelare i nuovi aspetti delle cose”.

Partecipa a tutte le principali mostre del Gruppo Forma, in particolare quelle promosse dall’Art Club (come “Arte astratta in Italia” alla Galleria di Roma nel 1948, la terza mostra “Arte d’Oggi” a Palazzo Strozzi di Firenze nel 1949 e “Arte astratta e concreta in Italia” alla Galleria Nazionale di Roma nel febbraio del 1951), organizzando anche, nel giugno del 1948, la mostra Accardi, Attardi, Sanfilippo, che rappresenta la prima ampia presentazione della sua pittura recente. Nello stesso anno espone alla V Quadriennale di Roma e alla XXIV Biennale di Venezia. Nel gennaio del 1951 fa un secondo viaggio a Parigi con Carla Accardi (sposata nel settembre del 1949), dove incontra personalmente Hans Hartung, che avrà un forte impatto sulla sua pittura, e riscopre artisti come Arp e Kandinsky.

A partire dai primi anni Cinquanta tiene mostre personali importanti in gallerie fortemente orientate verso nuovi linguaggi artistici, come la Vetrina di Chiurazzi a Roma, la Libreria Salto a Milano, l’Age d’Or a Roma, il Cavallino a Venezia, la Schneider di nuovo a Roma, il Naviglio a Milano. Nella seconda metà del decennio, il suo lavoro riscuote crescenti consensi internazionali (espone a New York, Osaka, Bruxelles, Losanna, Pittsburgh, Londra) e riceve nuove e significative valutazioni critiche (tra i suoi critici scrivono Marchiori, Vivaldi, Ponente, Serpan, Tapié), mentre le sue mostre personali aumentano. Dopo il debutto storico alla Biennale del 1948, è di nuovo presente a Venezia nel 1954, nel 1964 e nel 1966 con una grande e importante mostra personale che conferma il suo status di maestro dell’astrattismo italiano. Viene regolarmente invitato alla Quadriennale di Roma e ad altre mostre importanti come il Premio Graziano, il Lissone, il Michetti, e il Golfo della Spezia.

Negli anni Sessanta, la sua pittura si consolida definitivamente, sia in Italia che all’estero. Dopo un breve periodo di sperimentazione con l’informale più drammatico e sconvolto (evidente in una serie di dipinti verticali del 1959-1960, dominati dal contrasto tra bianco e nero), il suo segno, ora più sottile e invaso da una varietà di colori, spesso si concentra in un grande ovale al centro della composizione. Nascono così le ‘nuvole’ e le ‘galassie’, diventate tra le figure più caratteristiche e riconosciute della sua arte. Tra le mostre più significative, spiccano le personali alla New Vision Centre Gallery di Londra nel 1961, all’Arco d’Alibert di Roma nel 1964, nel 1966 e nel 1969, al Naviglio di Milano nel 1965. Espone inoltre a Chicago, Boston, Parigi, Berna, Torino, Bari, Bologna, Fire

Mostre ed esposizioni di ANTONIO SANFILIPPO

La mostra “Antonio Sanfilippo. Segni Forme, Sogni della Pittura. Cento Anni”, tenutasi a Partanna, ha celebrato il centenario della nascita dell’artista, presentando opere di pregio provenienti da collezioni private. L’esposizione, curata da Bruno Corà, ha presentato più di cento lavori di Sanfilippo, evidenziando il suo ruolo come uno dei maggiori protagonisti della storia dell’arte del XX secolo. La mostra ha offerto un’ampia panoramica della produzione artistica di Sanfilippo, evidenziando la sua costante ricerca del segno attraverso un linguaggio prima cubista, poi astratto informale. Sue opere sono presenti in importanti collezioni e istituzioni, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO), le Gallerie di Piazza della Scala, le Gallerie d’Italia di Milano e il Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia. La sua produzione artistica è stata oggetto di un catalogo generale pubblicato nel 2007. Sanfilippo è stato un artista di grande rilevanza, il cui contributo all’arte astratta italiana è ancora oggi ampiamente riconosciuto.

VENDITA DELLE OPERE DI ANTONIO SANFILIPPO, STIME E ACQUISTI

Per quanto riguarda la vendita dei quadri realizzati dal rinomato artista, si consiglia di contattare un’operatore di mercato al fine di studiare l’opera, capirne e giustificarne l’autenticità ed evitare qualsiasi tipo di problematica.

Affidarsi ad un operatore professionale vi semplificherà ogni procedura e massimizzerà il profitto che realizzerete dalla vendita dell’opera.

OPERE IN ESPOSIZIONE PERMANENTE DI ANTONIO SANFILIPPO

Antonio Sanfilippo, pittore italiano del XX secolo, ha lasciato un’impronta significativa nell’arte astratta. Purtroppo, al momento non sono riuscito a trovare informazioni specifiche sulle opere in esposizione permanente di Antonio Sanfilippo. Tuttavia, alcune delle sue opere sono state documentate in contesti come la Biennale di Venezia del 1966 e sono state oggetto di mostre e esposizioni, come la mostra “Antonio Sanfilippo. Segni Forme, Sogni della Pittura. Cento Anni” a Partanna. Inoltre, una delle opere più famose di Sanfilippo, “La Natura dell’Arte”, è una grande installazione permanente situata nel parco di Villa Bellini a Catania. Questi contesti offrono un’opportunità per il pubblico di esplorare e apprezzare l’eredità artistica di Sanfilippo.

ANTONIO SANFILIPPO – PITTORE e artista – ARCHIVIO e quotazioni quadri

ELENCO DEGLI ARTISTI DI MAGGIORE INTERESSE DELLA GALLERIA:

CARLA ACCARDI

FRANCO ANGELI

GIACOMO BALLA

ALIGHIERO BOETTI

AGOSTINO BONALUMI

ANTONIO BUENO

ENRICO CASTELLANI

GIORGIO DE CHIRICO

FORTUNATO DEPERO

PIERO DORAZIO

TANO FESTA

GIOSETTA FIORONI

LUCIO FONTANA

PINOT GALLIZIO

RENATO MAMBOR

ACHILLE PERILLI

MICHELANGELO PISTOLETTO

ARNALDO POMODORO

MARIO SCHIFANO

GIULIO TURCATO