Toti Scialoja – vendite, valori e valutazioni quadri

Siamo interessati all’acquisto e alla vendita di importanti opere del pittore Toti Scialoja. Forniamo stime e valutazioni e informiamo su quotazioni, prezzi e valori.

toti scialoja vendita opere prezzi valore valutazioni quadri

La Galleria d’arte Ponti seleziona e tratta quadri dell’artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo prezzi, quotazioni e valori attuali di mercato.

Se siete interessati ad ACQUISTARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito.

Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere:

Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.

Se desiderate acquistare opere del pittore:

Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della galleria d’arte.

Potete sfruttare il nostro modulo di contatto

Il tuo nome (richiesto)

La tua email (richiesto)

Numero di telefono

Oggetto

Il tuo messaggio

Autorizzo il trattamento dei dati personali secondo la Privacy Policy

In alternativa potete scriverci tramite WhatsApp al seguente numero: (+39) 3205747749

ELENCO DEGLI ARTISTI TRATTATI DALLA GALLERIA D’ARTE

TOTI SCIALOJA VENDITA, PREZZI, VALUTAZIONI, QUOTAZIONI OPERE E QUADRI

È stato un artista italiano poliedrico, abbracciando la pittura e la poesia. Dopo un periodo in cui esprimeva sé stesso attraverso l’espressionismo, si è gradualmente indirizzato verso un linguaggio pittorico astratto-concreto, contraddistinto da una marcata componente materica. Ha dedicato una parte considerevole della sua vita al teatro, collaborando con autori, musicisti, registi e coreografi d’avanguardia. A partire dal 1961, ha intrapreso un’originale carriera poetica, con particolare attenzione ai bambini, creando nonsense e limerick, accompagnati dalle proprie illustrazioni. Ha svolto il ruolo di insegnante e direttore presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, influenzando molti artisti contemporanei come Mario Ceroli, Pino Pascali, Gian Carlo Riccardi, Jannis Kounellis e Carlo Battaglia, i quali lo hanno spesso ricordato come una figura determinante nel loro percorso creativo.

Vuoi vendere un’opera dell’artista? Vuoi ottenere una stima o una valutazioni gratuita? Sei interessato ad ottenere prezzi e quotazioni in tempo reale?

Valutazioni opere di Toti Scialoja

Opere su tela di piccole dimensioni possono valere dai 1.000 ai 2.000 euro

Se di medie dimensioni dai 2.000 ai 5.000

Opere di grandi misure, invece, dai 4.000 euro a salire.

Opere su carta, invece, possono valere dai 300 ai 2.000 euro, a seconda della tecnica, delle misure e della qualità dell’opera.

Biografia

Dopo aver abbandonato gli studi giuridici, nel 1937 si dedica alla pittura. La giuria della Quadriennale di Roma nel 1939 segnala uno dei suoi disegni e nel 1940 tiene la sua prima mostra personale a Genova. Si addentra anche nel mondo del teatro; nel 1943, la sua scenografia per L’opera dello straccione di John Gay viene proibita dalle autorità fasciste. Durante la guerra, prima di unirsi alla Resistenza, espone a Roma insieme a Giulio Turcato ed Emilio Vedova. Nel 1945 si unisce in matrimonio con Titina Maselli, e rimane sposato con Gabriella Drudi fino alla fine dei suoi giorni.

Gli anni ’50 e il passaggio all’astrattismo informale Gli anni ’50 rappresentano una svolta determinante per la sua arte, simile a quanto avvenuto con Emilio Scanavino. Dopo aver abbandonato gli stili espressionisti e cubisti delle sue origini, si stabilisce definitivamente nell’astrattismo informale. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1950, 1952 e 1954. Tra il 1955 e il 1965 viaggia tra America e Parigi, esponendo alla Galleria Viviano a Manhattan, guadagnando fama internazionale e stringendo amicizia con altri protagonisti dell’espressionismo astratto come Mark Rothko, Willem de Kooning e Robert Motherwell.

Gli anni ’60 e l’inizio dell’attività poetica Ancora presente alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1966 realizza una personale alla Galleria Marlborough. Inizia nel 1961 a scrivere lettere illustrate al nipote James, avviando così la sua vena poetica che lo porterà a pubblicare tre libri di poesia nonsense, da lui stesso illustrati: Amato topino caro (Bompiani, 1971), Una vespa! che spavento (Einaudi, 1975), Ghiro ghiro tonto (Stampatori, 1979). Tra i primi estimatori della sua poesia vi sono Italo Calvino, Giorgio Manganelli, Antonio Porta, Alberto Arbasino, Giovanni Raboni. Scialoja continua la sua attività poetica in parallelo alla pittura fino alla fine della sua vita. Si è sposato due volte, prima con Titina Maselli e poi con Gabriella Drudi.

Gli anni ’70: pausa dalla pittura e crescita nell’attività poetica Negli anni ’70, Scialoja attraversa un periodo di pausa e riflessione nella pittura, mentre la sua attività poetica si espande notevolmente con la pubblicazione de “La Stanza la Stizza l’astuzia”, la prima raccolta di poesie indirizzata esclusivamente a un pubblico adulto. Riprende poi con grande vigore e ispirazione dal 1982 fino alla sua scomparsa. Si dice che questa nuova ispirazione sia stata scaturita dalla visione dei dipinti di Goya al Prado; infatti, nel 1983 Scialoja realizza un notevole San Isidro da Goya.

Gli anni ’80 e ’90: il ritorno alla pittura e i riconoscimenti Il suo ritorno alla Biennale nel 1984 con una sala personale è un grande successo. In questa fase finale della sua vita, produce opere considerate le più riuscite. Nel 1991 gli viene dedicata una grande antologica alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, mentre una mostra dei suoi disegni per bambini, precedentemente presentata a Bologna nella Galleria d’Arte Moderna, viene inaugurata nelle sale del Palazzo delle Esposizioni.

E’ stato sposato con l’artista Titina Maselli.

Mostre ed esposizioni di Toti Scialoja

Nel 1939, ha presentato le sue opere alla III Quadriennale d’arte nazionale a Roma. Da allora, il suo impegno nelle mostre è stato costante. Nel 1941, ha esposto alla Mostra delle collezioni d’arte contemporanea a Cortina d’Ampezzo e alla III Premio Bergamo a Bergamo. Nel 1942, ha preso parte alla X Mostra del Sindacato interprovinciale fascista belle arti del Lazio a Roma e a molte altre mostre, tra cui la IV Quadriennale d’arte nazionale nel 1943 e la Mostra di pittura scultura e musica moderna nel 1944.

Questo coinvolgimento continuo nelle esposizioni è proseguito nel corso degli anni successivi, con Scialoja che ha esposto opere alla Mostra dei fiori nel 1947, alla Rassegna dei pittori romani nel 1948, alla XXV Esposizione biennale internazionale d’arte nel 1950 e a molte altre mostre rilevanti in Italia e all’estero.

Nel 1955, ha partecipato alla VII Quadriennale nazionale d’arte di Roma, un evento che ha rappresentato un momento significativo per la sua carriera, fornendo un’ampia vetrina per la sua arte insieme ad altri artisti di spicco dell’epoca. La sua costante presenza in mostre nazionali e internazionali ha contribuito alla sua crescita artistica e all’affermazione della sua opera nel panorama artistico del suo tempo.

VENDITA DELLE OPERE DI TOTI SCIALOJA, STIME E ACQUISTI

Per quanto riguarda la vendita dei quadri realizzati dal rinomato artista, si consiglia di contattare un’operatore di mercato al fine di studiare l’opera, capirne e giustificarne l’autenticità ed evitare qualsiasi tipo di problematica.

Affidarsi ad un operatore professionale vi semplificherà ogni procedura e massimizzerà il profitto che realizzerete dalla vendita dell’opera.

OPERE IN ESPOSIZIONE PERMANENTE

Le opere di Toti Scialoja, figura emblematica dell’arte contemporanea italiana, si ergono in diversi punti chiave all’interno del panorama museale. La loro presenza è un riconoscimento della sua influenza e rilevanza nell’arte moderna. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma è uno degli scrigni che ospitano il suo genio creativo, permettendo ai visitatori di immergersi nella sua visione unica. Il Museo Novecento di Firenze attinge alla sua maestria, offrendo agli amanti dell’arte un’esperienza tangibile dei suoi capolavori. La prestigiosa Peggy Guggenheim Collection a Venezia si vanta della sua presenza, arricchendo la collezione con la sua estetica distintiva. La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino celebra il suo contributo nell’arte contemporanea, esponendo le sue opere con orgoglio. Nel Museo Carandente, al Palazzo Collicola – Arti Visive di Spoleto, le creazioni di Scialoja prendono vita, regalando uno sguardo privilegiato al suo talento senza pari. La Galleria Provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea di Messina accoglie e preserva il suo lascito artistico, mentre il MAGI ‘900 di Pieve di Cento, in provincia di Bologna, valorizza e celebra il suo contributo all’arte moderna e contemporanea, offrendo ai visitatori un’esplorazione profonda del suo mondo creativo.

PRODUZIONE ARTISTICA DI TOTI SCIALOJA

Toti Scialoja, artista italiano di grande talento, ha attraversato diverse fasi nella sua evoluzione artistica, definendo il suo stile e la sua visione creativa. Nei primi anni, influenzato da Cagli e Libero, si è avvicinato alla pittura espressionista, nutrendosi delle opere di Mafai, Mirko, Afro e altri esponenti della Scuola Romana. Il suo percorso ha subito una serie di trasformazioni stilistiche, passando dalla pittura figurativa alla decostruzione della forma, influenzato da Morandi e dal cubismo analitico di Picasso e Braque.

Dal 1955, Scialoja ha abbandonato progressivamente la figurazione per abbracciare l’astrazione, utilizzando uno straccio imbevuto di colore per dipingere, rinunciando al cavalletto e sostituendo olio e tempera con pigmenti materici. Il suo soggiorno a New York nel 1956 è stato cruciale, permettendogli di incontrare grandi maestri dell’arte come De Kooning, Rothko e Pollock. Questo periodo ha segnato l’inizio di una nuova fase creativa, caratterizzata dall’uso della tecnica dello “stampaggio” e dalla creazione delle prime “Impronte”.

Negli anni successivi, Scialoja ha continuato a sperimentare, sovrapponendo materiali diversi alle sue “Impronte”. Tuttavia, insoddisfatto della sua ricerca, ha intrapreso un nuovo percorso stilistico negli anni ’70, trasformando il suo segno in strutture verticali e forme-colore rigide, meno espressive rispetto al passato.

Nella seconda metà degli anni ’80, ha ritrovato una nuova libertà creativa, esplorando nuove soluzioni ritmiche e gestuali, abbandonando il formalismo geometrico e riacquistando dinamismo e libertà nelle sue opere. Questo spirito innovativo lo ha guidato fino agli anni ’90, quando ha realizzato opere di dimensioni straordinarie, affrontando lo spazio e la materia con una tensione creativa e un’ansia sempre presente, alimentando la sua incessante ricerca artistica.

ELENCO DEGLI ARTISTI DI MAGGIORE INTERESSE DELLA GALLERIA:

CARLA ACCARDI

FRANCO ANGELI

GIACOMO BALLA

ALIGHIERO BOETTI

AGOSTINO BONALUMI

ANTONIO BUENO

ENRICO CASTELLANI

GIORGIO DE CHIRICO

FORTUNATO DEPERO

PIERO DORAZIO

TANO FESTA

GIOSETTA FIORONI

LUCIO FONTANA

PINOT GALLIZIO

RENATO MAMBOR

ACHILLE PERILLI

MICHELANGELO PISTOLETTO

ARNALDO POMODORO

MARIO SCHIFANO

GIULIO TURCATO