Siamo interessati all’acquisto e alla vendita di importanti opere del pittore Sandro Chia. Forniamo stime e valutazioni e informiamo su quotazioni, prezzi e valori.

La Galleria d’arte Ponti seleziona e tratta quadri dell’artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo prezzi, quotazioni e valori attuali di mercato.
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Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere:
Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
Se desiderate acquistare opere del pittore:
Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della galleria d’arte.
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Quanto vale un’opera di Sandro Chia?
Sandro Chia (Firenze, 1946) è uno dei grandi protagonisti della Transavanguardia italiana, il movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva negli anni ’80 che ha riportato la pittura figurativa al centro della scena internazionale. Le sue opere sono caratterizzate da figure monumentali, colori vivaci e un linguaggio pittorico espressivo e teatrale, che mescola suggestioni classiche e contemporanee.
Il mercato delle opere di Sandro Chia è dinamico e consolidato, con valori che variano in base a tecnica, periodo e dimensione:
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I dipinti a olio su tela di grandi dimensioni, soprattutto quelli realizzati tra gli anni ’80 e ’90, possono raggiungere quotazioni tra € 5.000 e oltre € 50.000, a seconda della provenienza e della qualità dell’opera.
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Le opere su carta (acquerelli, disegni, tecniche miste) si collocano in una fascia più accessibile, con valori compresi tra € 1.000 e € 15.000.
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Le sculture in bronzo e materiali vari, meno numerose ma molto apprezzate, possono arrivare a € 2.000 – € 20.000.
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Le opere esposte in mostre internazionali, documentate in cataloghi o provenienti da collezioni prestigiosesono quelle che raggiungono le quotazioni più alte e rappresentano veri e propri investimenti per collezionisti.
Negli ultimi anni si è registrata una rinnovata attenzione verso la Transavanguardia, con un conseguente incremento di interesse anche per le opere di Chia sul mercato internazionale.
Come vendere un’opera di Chia?
Se desideri intraprendere la vendita di opere di Chia, inviaci foto e indicaci tutte le informazioni in tuo possesso.
Le risposte avvengono sempre in giornata. Per il primo approccio, si prega di mandare le immagini tramite Whatsapp, cliccando sul bottone in basso a sx, oppure tramite mail. Saremo noi a ricontattarvi in caso avessimo bisogno di maggiori informazioni.
E’ importante sapere la storia dell’opera: provenienza di acquisto ed eventuali documentazioni (fatture, certificati di autenticità) a certificarne la storia.
FAQ per vendita opere Sandro Chia
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“Quanto tempo richiede la vendita?” Generalmente le transazioni di vendita avvengono in pochissimi giorni, con pagamento immediato in caso di acquisto diretto da parte nostra.
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“Quali documenti servono?” Generalmente serve il certificato di autenticità dell’opera. Ma in caso di assenza di quest ultimo, saremo noi ad occuparcene.
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“Chi fissa il prezzo?” Il prezzo di un’opera è sempre dato dal mercato.
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“Devo pagare le tasse su una vendita?” Assolutamente no. Il soggetto privato che vende un’opera d’arte non è tenuto al pagamento di alcuna tassa.
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“Quanto tempo richiede la vendita?” Generalmente le transazioni di vendita avvengono in pochissimi giorni, con pagamento immediato in caso di acquisto diretto da parte nostra.
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“Quanto tempo richiede la vendita?” Generalmente le transazioni di vendita avvengono in pochissimi giorni, con pagamento immediato in caso di acquisto diretto da parte nostra.
- “Acquistate tutte le opere di questo artista?” No, non acquistiamo tutte le opere. Selezioniamo quelle che possano essere di interesse della nostra galleria d’arte.
Biografia
Origini e formazione
Sandro Chia (Firenze, 1946) è un pittore, scultore e incisore italiano, riconosciuto come uno dei maggiori esponenti della Transavanguardia, movimento artistico teorizzato da Achille Bonito Oliva negli anni Settanta. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, intraprese viaggi di formazione in Europa e in Asia, arricchendo il proprio linguaggio visivo con influenze multiculturali e sperimentazioni artistiche.
Le prime esperienze artistiche
Alla fine degli anni Sessanta, Chia si avvicinò alla pittura con uno stile vicino al concettuale, ma ben presto sviluppò un linguaggio più figurativo, che lo avrebbe reso protagonista della scena internazionale. Nei primi anni Settanta si trasferì a Roma, dove iniziò a esporre le sue opere e a confrontarsi con gli ambienti artistici più innovativi.
La Transavanguardia
Negli anni Ottanta, Sandro Chia divenne uno dei protagonisti della Transavanguardia italiana, insieme a Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Questo movimento segnò un ritorno alla pittura figurativa e alla manualità, dopo le esperienze concettuali e minimaliste, recuperando la forza espressiva del colore, del mito e della tradizione.
Stile e linguaggio artistico
La pittura di Sandro Chia si distingue per colori vivaci, linee marcate e figure monumentali, spesso ispirate alla mitologia, alla storia dell’arte e alla cultura popolare. I suoi lavori rivelano un equilibrio tra ironia e drammaticità, con un linguaggio che unisce passato e contemporaneità. Oltre alla pittura, si è dedicato alla scultura e alla grafica, ampliando la sua ricerca espressiva.
Successo internazionale
Durante gli anni Ottanta e Novanta, Chia ottenne grande successo a livello internazionale. Visse a New York, dove espose in importanti gallerie e musei, entrando a far parte del circuito artistico mondiale. Le sue opere furono presentate alla Biennale di Venezia, a Documenta di Kassel e in numerose esposizioni personali in Europa, America e Asia.
Ultimi anni ed eredità
Rientrato in Italia, Sandro Chia ha continuato a lavorare e a esporre, mantenendo un ruolo di primo piano nell’arte contemporanea. Vive e lavora tra Roma e la Toscana, dove ha fondato anche una tenuta vinicola, unendo arte e territorio. Oggi è considerato uno dei maestri dell’arte italiana contemporanea, con opere presenti nelle più importanti collezioni pubbliche e private del mondo.
Come riconoscere un’opera autentica di Sandro Chia?
Riconoscere un autentico Sandro Chia è fondamentale per attribuirne il giusto valore e garantire la solidità dell’investimento.
1. Firma e autenticazione
Le opere di Chia sono generalmente firmate sul fronte o sul retro. La firma, però, da sola non è sufficiente: è indispensabile il certificato di autenticità, rilasciato dall’Archivio Sandro Chia o da fondazioni ed esperti ufficialmente riconosciuti.
2. Stile e linguaggio pittorico
Il linguaggio di Chia è inconfondibile e si riconosce per:
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Figure monumentali, spesso maschili, immerse in scenari simbolici o teatrali.
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Colori intensi e contrastanti, con una pittura materica ed espressiva.
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Suggestioni classiche reinterpretate in chiave contemporanea.
Qualsiasi incoerenza stilistica rispetto a queste caratteristiche deve sollevare dubbi.
3. Tecniche e supporti
Chia ha lavorato principalmente con:
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Olio su tela
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Tecniche miste su carta
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Sculture in bronzo o materiali vari
È importante verificare che supporti e tecniche siano coerenti con la sua produzione e con l’epoca dichiarata dell’opera.
4. Provenienza e documentazione
Una provenienza chiara e tracciabile è determinante: fatture di gallerie, etichette sul retro, cataloghi di esposizioni e pubblicazioni critiche rafforzano l’autenticità e aumentano il valore dell’opera.
5. Archivi e certificazioni
Il punto di riferimento per l’autenticazione è l’Archivio Sandro Chia, che cataloga e certifica ufficialmente le opere. Senza questo documento, un’opera può incontrare difficoltà di riconoscimento sul mercato internazionale.
6. Stato di conservazione
Il controllo dello stato di conservazione è fondamentale: opere degli anni ’80-’90 devono mostrare un naturale invecchiamento dei materiali, coerente con il periodo. Eventuali restauri devono essere documentati.
ELENCO DEGLI ARTISTI DI MAGGIORE INTERESSE DELLA GALLERIA:

