Siamo interessati all’acquisto e alla vendita di importanti opere del pittore Bernard Aubertin. Forniamo stime e valutazioni e informiamo su quotazioni, prezzi e valori.
La Galleria d’arte Ponti seleziona e tratta quadri dell’artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo prezzi, quotazioni e valori attuali di mercato.
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Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
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Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della galleria d’arte.
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Quanto vale un’opera di Bernard Aubertin?
Bernard Aubertin (Fontenay-aux-Roses, 1934 – Reutlingen, 2015) è stato un protagonista della scena artistica europea del dopoguerra e membro del movimento Zero. La sua ricerca si è concentrata quasi esclusivamente sul colore rosso, utilizzato come mezzo di sperimentazione assoluta e linguaggio universale. Celebri sono i suoi “Tableaux Feu” (quadri di fuoco) e i monocromi rossi con chiodi, fiammiferi e altri materiali combustibili, in cui il tempo e l’elemento distruttivo diventano parte integrante dell’opera.
Il mercato di Aubertin ha conosciuto una crescita costante negli ultimi anni, anche grazie a una riscoperta internazionale del movimento Zero.
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Le opere storiche degli anni ’60 e ’70, soprattutto i “Tableaux Feu”, sono le più quotate e possono raggiungere cifre che vanno da € 3.000 a oltre € 30.000, a seconda di qualità, dimensione e provenienza.
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I monocromi rossi con chiodi o fiammiferi hanno un mercato molto attivo e si collocano generalmente tra € 2.000 e € 20.000.
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Le opere su carta e i lavori di dimensioni più ridotte hanno quotazioni più accessibili, tra € 500 e € 3.000, ideali per chi vuole avvicinarsi al collezionismo di Aubertin.
In generale, le sue opere sono sempre più richieste a livello internazionale e il loro valore è destinato a consolidarsi, in linea con l’interesse crescente verso il movimento Zero e le sue figure principali.
Come vendere un’opera di Aubertin?
Se desideri intraprendere la vendita di opere di Bernard Aubertin, inviaci foto e indicaci tutte le informazioni in tuo possesso.
Le risposte avvengono sempre in giornata. Per il primo approccio, si prega di mandare le immagini tramite Whatsapp, cliccando sul bottone in basso a sx, oppure tramite mail. Saremo noi a ricontattarvi in caso avessimo bisogno di maggiori informazioni.
E’ importante sapere la storia dell’opera: provenienza di acquisto ed eventuali documentazioni (fatture, certificati di autenticità) a certificarne la storia.
FAQ per vendita opere Aubertin
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“Quanto tempo richiede la vendita?” Generalmente le transazioni di vendita avvengono in pochissimi giorni, con pagamento immediato in caso di acquisto diretto da parte nostra.
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“Quali documenti servono?” Generalmente serve il certificato di autenticità dell’opera. Ma in caso di assenza di quest ultimo, saremo noi ad occuparcene.
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“Chi fissa il prezzo?” Il prezzo di un’opera è sempre dato dal mercato.
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“Devo pagare le tasse su una vendita?” Assolutamente no. Il soggetto privato che vende un’opera d’arte non è tenuto al pagamento di alcuna tassa.
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“Quanto tempo richiede la vendita?” Generalmente le transazioni di vendita avvengono in pochissimi giorni, con pagamento immediato in caso di acquisto diretto da parte nostra.
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“Quanto tempo richiede la vendita?” Generalmente le transazioni di vendita avvengono in pochissimi giorni, con pagamento immediato in caso di acquisto diretto da parte nostra.
- “Acquistate tutte le opere di questo artista?” No, non acquistiamo tutte le opere. Selezioniamo quelle che possano essere di interesse della nostra galleria d’arte.
Biografia
Origini e formazione
Bernard Aubertin (1934 – 2015) è stato un artista francese, tra i protagonisti dell’arte contemporanea europea del secondo dopoguerra. Nato a Fontenay-aux-Roses, nei pressi di Parigi, mostrò fin da giovane un forte interesse per la pittura e la ricerca sperimentale. Dopo gli studi, iniziò un percorso artistico personale che lo avrebbe portato a elaborare uno stile unico e radicale.
L’incontro con Yves Klein
Un momento decisivo nella carriera di Aubertin fu l’incontro, alla fine degli anni Cinquanta, con Yves Klein, figura di spicco dell’avanguardia francese. Da Klein, Aubertin trasse ispirazione per l’uso del monocromo e per la riflessione sul valore spirituale e materico del colore. Questo incontro diede origine alla sua celebre ricerca sul rosso monocromo, che divenne il segno distintivo della sua produzione artistica.
Le opere monocrome e il “fuoco”
Le tele di Bernard Aubertin, caratterizzate dal rosso intenso e uniforme, esploravano il rapporto tra luce, spazio e percezione visiva. A partire dagli anni Sessanta, l’artista introdusse nelle sue opere elementi innovativi come il fuoco, utilizzato per bruciare superfici, carte e materiali. Questi lavori, noti come “Tableaux Feu”, rappresentavano una riflessione sulla trasformazione della materia e sul valore simbolico della combustione.
L’adesione al movimento ZERO
Negli anni Sessanta Aubertin entrò a far parte del movimento ZERO, fondato da Heinz Mack e Otto Piene in Germania, a cui aderirono anche artisti come Piero Manzoni e Lucio Fontana. L’obiettivo del gruppo era quello di azzerare le convenzioni artistiche del passato, per dare vita a un linguaggio nuovo, puro e universale. Aubertin contribuì con le sue ricerche monocrome e con l’uso del fuoco, portando il movimento verso direzioni inedite.
Successo e riconoscimenti
Con il passare degli anni, Aubertin consolidò la sua fama a livello internazionale. Le sue opere furono esposte in numerose mostre in Europa e nel mondo, attirando l’attenzione di critici e collezionisti. Il suo stile rigoroso e coerente lo rese una figura di riferimento per la pittura monocroma e concettuale.
Ultimi anni ed eredità
Bernard Aubertin continuò a creare fino alla sua morte, avvenuta a Reutlingen, in Germania, nel 2015. Oggi la sua eredità è custodita in musei e collezioni private, e la sua ricerca sul rosso e sul fuoco viene considerata una delle più originali e radicali del Novecento.
Come riconoscere un’opera autentica di Bernard Aubertin?
Vista la riconoscibilità del suo stile e la diffusione di opere sul mercato, è fondamentale saper distinguere un autentico Aubertin da eventuali lavori non originali.
1. Firma e autenticazione
Molte opere di Aubertin riportano la firma e la data sul retro, ma non sempre è presente. Essenziale è il certificato di autenticità rilasciato da archivi e fondazioni ufficiali che tutelano l’opera dell’artista.
2. Stile e caratteristiche
Il tratto distintivo è il colore rosso monocromo, declinato in diverse varianti:
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Monocromi rossi lisci su tela.
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Chiodi e fiammiferi applicati alla superficie pittorica.
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Quadri di fuoco (Tableaux Feu), opere “bruciate” in cui il gesto distruttivo diventa linguaggio creativo.
Ogni incoerenza stilistica rispetto a queste tecniche deve far sorgere dubbi sull’autenticità.
3. Materiali e supporti
Aubertin utilizzava principalmente olio, acrilico e materiali combustibili su tela, tavola o carta. La compatibilità dei materiali con il periodo è un elemento da controllare con attenzione.
4. Documentazione e provenienza
Un’opera di Aubertin deve essere accompagnata da una provenienza solida: gallerie riconosciute, mostre documentate, pubblicazioni nei cataloghi Zero. Questo aumenta notevolmente non solo la sicurezza sull’autenticità, ma anche il valore dell’opera.
5. Archivi e fondazioni
Il riferimento più importante è l’Archivio Ufficiale Bernard Aubertin, che si occupa della catalogazione e della certificazione delle opere. Avere un’opera registrata è fondamentale per il mercato internazionale.
6. Stato di conservazione
Molte opere di Aubertin, soprattutto quelle con fiammiferi e interventi di fuoco, possono presentare segni naturali di combustione o fragilità del materiale. Questi elementi fanno parte integrante del linguaggio dell’artista e non devono essere confusi con danni.
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