Enrico Castellani – vendite, valori e valutazioni quadri

Siamo interessati all’acquisto e alla vendita di importanti opere dell’artista Enrico Castellani. Forniamo stime e valutazioni e informiamo su quotazioni, prezzi e valori.

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La Galleria d’arte Ponti seleziona e tratta quadri dell’artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo prezzi, quotazioni e valori attuali di mercato.

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Quanto vale un’opera di Enrico Castellani?

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Opere su tela di piccole dimensioni possono valere dai 30.000 ai 60.000 euro

Se di medie dimensioni dai 60.000 ai 100.000.

Opere di grandi misure, invece, dai 100.000 euro a salire.

Opere su carta, invece, possono valere dai 5.000 ai 40.000 euro, a seconda della tecnica, delle misure e della qualità dell’opera.

ELENCO DEGLI ARTISTI TRATTATI DALLA GALLERIA D’ARTE

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Biografia

Nato nella cittadina di Castelmassa, situata nella provincia di Rovigo, si è dedicato agli studi di arte, scultura e architettura in Belgio fino al 1956, quando ha conseguito la laurea presso l’École Nationale Superieure. L’anno successivo è tornato in Italia, stabilendosi a Milano, dove è diventato un attivo esponente della nuova scena artistica. In particolare, ha stretto legami di amicizia e collaborazione con Piero Manzoni, formando un sodalizio artistico che ha attratto l’attenzione dei commentatori dell’epoca per il contrasto tra le loro personalità: Manzoni era vulcanico, scapigliato e giocoso, mentre Castellani appariva serio, distinto e riflessivo. Dopo le prime esperienze informali, ispirate all’action painting americano e soprattutto a Mark Tobey, ha elaborato con la collaborazione alla rivista Azimuth, da lui co-fondata con Manzoni, un nuovo inizio che proponeva una totale rivoluzione dell’esperienza artistica precedente, basata su un nuovo patto con il progresso sociale.

Questo cambiamento è stato realizzato da Manzoni, Castellani e Bonalumi attraverso l’utilizzo di tele monocrome estroflesse con varie tecniche al fine di creare effetti di luci ed ombre mutevoli in base all’angolazione della sorgente luminosa. È stata un’esperienza del tutto innovativa e considerata di fondamentale importanza nella storia dell’arte astratta del novecento, non solo in Italia ma soprattutto a livello internazionale. La sua influenza ha ispirato anche Donald Judd che nel 1966 ha definito Castellani padre del minimalismo. Mentre Piero Manzoni preferiva il caolino e il cotone per i suoi celebri Achromes, Castellani ha intrapreso uno studio rigoroso delle potenzialità offerte dall’estroflessione della tela tramite l’utilizzo di chiodi e centine inseriti dietro di essa.

È nel 1959 che Castellani ha creato la sua prima superficie a rilievo, dando vita a una poetica che sarebbe diventata la sua firma stilistica costante e rigorosa, definendo quello che la critica ha chiamato “ripetizione differente”. Questa è stata considerata da molti critici estremamente pura, dove la ripetizione accuratamente scelta dei pieni e dei vuoti, determinata dalle ritmiche estroflessioni della tela, costituisce un percorso sempre nuovo, pur rimanendo coerente e intenso. Uno dei suoi maestri nell’arte è stato il grandissimo Lucio Fontana. Da allora, il suo percorso artistico ha continuato a svilupparsi nell’estroflessione, ma all’interno della sua produzione compatta e coerente, sono presenti opere che si discostano dalle superfici a rilievo, svelando molto sui temi che sono cari a Castellani, come il tempo, il ritmo e lo spazio.

Anche nelle rare opere su carta, Castellani è riuscito a esprimere il suo personale stile di estroflessioni ritmiche. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1964, 1966 (con una sala personale), 1984 e 2003. Nel 1965 ha preso parte alla mostra collettiva The Responsive Eye al MoMA di New York e alla VIII Biennale di San Paolo in Brasile. Nel 1970 ha partecipato alla collettiva “Vitalità del negativo nell’arte italiana”, curata da Achille Bonito Oliva, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1981 è stato coinvolto in “Identité Italien. L’art en Italie depuis 1959”, curata da Germano Celant, al Centre Pompidou di Parigi. Nel 1983 ha esposto a Palazzo Reale di Milano per la mostra “Arte Programmata e cinetica 1953-63”; nel 1994 è stato invitato alla mostra “The Italian metamorhosis” al Salomon R. Guggenheim Museum di New York.

Tra le mostre più recenti, ci sono state personali presso la Galleria Lia Rumma di Milano nel 1999 e presso la Galleria Fumagalli di Bergamo nel 1997 e nel 2001. Nel 2001 è stato invitato alle collettive “Materia/Niente”, curata da Luca Massimo Barbero, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e a “Belvedere italiano- Linee di tendenza nell’arte contemporanea 1945/2001”, curata da Achille Bonito Oliva, al Centre for Contemporary Art di Varsavia. Una mostra antologica curata da Germano Celant è stata allestita alla Fondazione Prada di Milano nel 2001 e a Kettle’s Yard a Cambridge nel 2002, anno in cui ha presentato il suo lavoro anche presso la Galleria di Franca Mancini a Pesaro e quella di Greta Meert a Bruxelles. Nel 2004 ha esposto a Parigi nella Galerie di Meo e nel 2005 al Museo Pushkin delle Belle Arti, a Mosca, è stata allestita una sua mostra curata da Bruno Corà.

Nel 2006 ha esposto alla Galleria Lia Rumma a Napoli e all’Auditorium a Roma. Nel 2009, una serie di suoi lavori recenti accanto a un vasto nucleo di opere storiche sono state presentate da Haunch of Venison a New York in una mostra curata da Adachiara Zevi. Nella sede londinese della stessa galleria, le opere di Castellani sono state esposte in dialogo con quelle di Dan Flavin, Donald Judd e Günther Uecker. Il 13 ottobre 2010, Enrico Castellani ha ricevuto il Praemium Imperiale per la pittura dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il più alto riconoscimento artistico a livello internazionale. Nel 2012, Castellani ha partecipato insieme ad altri sette artisti (Getulio Alviani, Pablo Atchugarry, Fernando Botero, Piero Guccione, Marcello Lo Giudice e Thomas Ruff) al progetto “Save the Mediterranean Sea” in collaborazione con Christie’s London e la Prince Albert II of Monaco Foundation, a favore della protezione dei mari. Le opere di Castellani sono fra le più ricercate e costose nel mercato dell’arte italiano del novecento, con quotazioni che hanno ampiamente superato il milione di dollari e sono regolarmente oggetto di aste prestigiose, come le rinomate Italian Sales di Londra.

Mostre ed esposizioni di Enrico Castellani

Il culmine della sua esplorazione artistica si è manifestato nel 2001 con una mostra indimenticabile presso la Fondazione Prada a Milano, dove le sue opere hanno fatto rivivere lo spazio con una vibrante energia visiva. Il 2002 lo ha visto protagonista a Kettle’s Yard a Cambridge e alla Galerie Meert Rihoux a Bruxelles, portando la sua arte in Europa con una forza e un’impatto straordinari.

La sua presenza nel mondo dell’arte è diventata globale nel corso degli anni, con mostre nel 2004 alla Galerie Di Meo a Parigi e nel 2005 al Museo Pushkin delle Belle Arti a Mosca, sottolineando il suo richiamo internazionale e la sua capacità di incantare il pubblico in tutto il mondo.

Il suo cammino artistico ha attraversato varie città e nazioni, toccando Bratislava nel 2006, New York nel 2009 e ancora nel 2011, espandendosi poi in Corea nel 2010 con una mostra alla Seomi Gallery a Seul. La sua arte ha continuato a risuonare con forza e significato, esplorando nuovi dialoghi visivi e continuando a ispirare le generazioni future.

Il 2012 è stato un anno di particolare rilievo con la mostra Günther Uecker/Enrico Castellani alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Venezia, sottolineando il suo impatto duraturo sul panorama artistico italiano e internazionale.

Da Madrid a Londra, da New York a Parigi, le mostre hanno continuato a celebrare il genio creativo di Castellani, rivelando la sua capacità di esplorare nuove frontiere artistiche e di mantenere viva la sua eredità nell’arte contemporanea.

Il suo lavoro è stato costantemente celebrato, come nel 2019 all’Ambasciata d’Italia a Tokyo e alla Nuova Pesa a Roma, sottolineando l’importanza della sua opera e della sua presenza in tutto il mondo.

E ancora oggi, nel 2021 e nel 2022, le mostre presso Lévy Gorvy a Londra e Parigi, insieme alla Loom Gallery a Milano, dimostrano che il suo impatto nell’arte non conosce confini temporali, continuando a stimolare e ispirare gli spettatori di ogni generazione.

VENDITA DELLE OPERE DI Enrico Castellani, STIME E ACQUISTI

Per quanto riguarda la vendita dei quadri realizzati dal rinomato artista, si consiglia di contattare un’operatore di mercato al fine di studiare l’opera, capirne e giustificarne l’autenticità ed evitare qualsiasi tipo di problematica.

Affidarsi ad un operatore professionale vi semplificherà ogni procedura e massimizzerà il profitto che realizzerete dalla vendita dell’opera.

PRODUZIONE ARTISTICA DI Enrico Castellani

Castellani è noto soprattutto per la sua ricerca sulla superficie e la struttura della tela, trasformando il concetto tradizionale di quadro con opere innovative e distintive.

La sua pratica artistica si è concentrata sull’estroflessione della tela, manipolando la superficie con l’utilizzo di chiodi e centine posti dietro la tela stessa. Questo approccio ha creato rilievi geometrici che giocano con l’interazione tra luce e ombra, offrendo una percezione dinamica e mutevole dell’opera a seconda dell’angolazione della luce.

La sua serie di opere monocrome, in particolare quelle con superfici bianche, sono state celebri per la loro precisione e per l’approccio rigoroso alla ripetizione, creando una sorta di “ripetizione differente”. Questa ripetizione accuratamente scelta dei pieni e dei vuoti, determinata dalle ritmiche estroflessioni della tela, costituiva un percorso sempre nuovo, coerente e intensamente significativo.

Oltre alle opere su tela, Castellani ha sperimentato anche su carta, esplorando il suo stile personale di estroflessioni ritmiche.

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Archivio “Fondazione Enrico Castellani”: link

ELENCO DEGLI ARTISTI DI MAGGIORE INTERESSE DELLA GALLERIA:

CARLA ACCARDI

FRANCO ANGELI

GIACOMO BALLA

ALIGHIERO BOETTI

AGOSTINO BONALUMI

ANTONIO BUENO

ENRICO CASTELLANI

GIORGIO DE CHIRICO

FORTUNATO DEPERO

PIERO DORAZIO

TANO FESTA

GIOSETTA FIORONI

LUCIO FONTANA

PINOT GALLIZIO

RENATO MAMBOR

ACHILLE PERILLI

MICHELANGELO PISTOLETTO

ARNALDO POMODORO

MARIO SCHIFANO

GIULIO TURCATO