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Ramón Tusquets y Maignon fu un pittore italo-spagnolo nato a Barcellona nel 1837 e deceduto a Roma l'11 marzo 1904. Figlio di un ricco mercante barcellonese, Tusquets fu inizialmente destinato a proseguire la tradizione commerciale di famiglia. Tuttavia, alla morte del padre, decise di seguire la sua vera passione e divenne artista. Iniziò i suoi studi sotto la guida dell'artista locale Ramón Moliné e, poco dopo, iniziò a collaborare con la pubblicazione "Album Salón". La sua formazione artistica si svolse principalmente a Napoli, dove si trasferì per studiare e dove fu attivo per molti anni, dipingendo sia ad olio che ad acquerello. L'influenza spagnola e italiana si mescolò nelle sue opere, che spaziavano da temi orientalisti a composizioni storiche, fino a scene di genere della campagna campana. In Italia, Tusquets strinse amicizia con il pittore spagnolo Mariano Fortuny, che lo influenzò nella scelta di temi orientalisti, così come nelle vedute di Roma e dei suoi dintorni. Allo stesso tempo, si osserva anche l'influenza di Domenico Morelli e del gruppo della Scuola di Portici di Napoli nelle sue opere. Tusquets si distinse per la sua abilità nel rappresentare grandi temi di genere e storia, seguendo i canoni artistici dell'epoca. Tra le sue opere più note ci sono "La fuga interrotta" e "La conca dell'Ave Maria", esposte a Napoli nel 1877, e cinque grandi tele sulla storia catalana per la residenza di Miguel Boada, tra cui "Proclamazione del Principe di Viana" e "La Contessa di Urgell chiedendo grazia al Conte di Antequera". Il suo successo in Spagna e i suoi contatti internazionali gli permisero di partecipare a esposizioni internazionali, come quella di Vienna nel 1873 e quella di Parigi nel 1878, dove vinse un diploma d'onore con "Al toque del Ave María". Fu nominato Presidente del Circolo Artistico Internazionale di Roma e gli fu commissionato il ritratto ufficiale della Regina. Nel corso della sua carriera, Tusquets ottenne diversi riconoscimenti, tra cui una medaglia di seconda classe per il suo lavoro "Le Opere, campiña romana" nel 1871. Partecipò anche all'Esposizione di Barcellona nel 1867 e all'Esposizione Internazionale di Belle Arti del Municipio di Barcellona nel 1886. Dopo aver finanziato il proprio trasferimento a Roma, studiò presso l'Accademia Chigi e stabilì relazioni con il circolo di pittori catalani che si erano stabiliti lì. Nonostante il suo soggiorno in Italia, mantenne sempre legami artistici con la Spagna. Nel 1867 inviò alla Esposizione Nazionale un dipinto intitolato "El mendigo o Periódico" (Il mendicante o Giornale), che fu premiato. Le sue opere furono pubblicate nelle più importanti riviste illustrate dell'epoca e furono esposte in Esposizioni Internazionali. La Sala Parés di Barcellona gli dedicò una mostra; i suoi dipinti come "Después del Oficio del Pontificado" (1888), "Joven argelina" (1891), "Guardia suizo del Vaticano" e "La fuga" furono molto apprezzati dal pubblico e dalla critica. Ramón Tusquets y Maignon fu un artista che seppe combinare con maestria le influenze culturali e artistiche spagnole e italiane, creando opere che riflettevano la sua profonda conoscenza della storia e della cultura dei due paesi. La sua abilità nel disegno e la sua conoscenza del terreno e della luce particolare della Campagna Romana, così come degli uomini e delle donne che lavoravano la terra, lo resero un pittore apprezzato e ricercato. La sua opera "Le Opere, Campiña Romana" è stata venduta all'asta per cifre significative, testimoniando il valore e l'apprezzamento che il suo lavoro continua a ricevere anche dopo la sua morte.
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