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Fosco Tricca nacque il 2 marzo 1856 a Firenze, all'epoca parte del Granducato di Toscana, in una famiglia profondamente immersa nel mondo dell'arte. Suo padre, Angiolo Tricca, era un noto artista, restauratore e copista, il che fornì a Fosco un ambiente ricco di stimoli artistici fin dalla tenera età. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida del padre e del professore Michele Gordigiani, un altro importante punto di riferimento nel panorama artistico fiorentino dell'epoca. Fosco Tricca iniziò la sua carriera artistica dipingendo piccole tele su diversi soggetti, mostrando fin da subito una notevole versatilità e una propensione per la sperimentazione. La sua opera si distingue per la capacità di catturare con sensibilità e dettaglio i soggetti rappresentati, spaziando da figure religiose a scene di vita quotidiana, fino a ritratti e paesaggi. Questa varietà tematica riflette l'ampiezza degli interessi di Tricca e la sua abilità nel navigare tra diversi generi pittorici. Nel corso della sua carriera, Tricca espose le sue opere in diverse città italiane, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti da parte della critica e del pubblico. A Trieste, espose una mezza figura raffigurante un'odalisca, mentre a Milano, nel 1880, presentò un dipinto intitolato "Tipi ameni fiorentini". Presso la Promotrice, espose un'opera raffigurante Sant'Antonio, dimostrando la sua abilità nel rappresentare figure religiose con profondità e sensibilità. Tra le sue opere più significative, si ricordano il dipinto di San Romualdo, fondatore dell'Ordine Carmelitano, per la chiesa degli Angeli a Firenze; "La beata Lucia delle Sette Fonti" e il vescovo e martire San Bonifacio. Inoltre, completò un'opera intitolata "I signori del tribunale", una composizione realista inviata all'Esposizione di Palermo del 1891, che testimonia il suo interesse per la rappresentazione della realtà sociale e giudiziaria dell'epoca. Fosco Tricca non si limitò alla sola pittura, ma si impegnò attivamente nella vita culturale della sua città. Servì per un anno come vicepresidente e per due anni come presidente del Circolo artistico fiorentino, contribuendo significativamente alla promozione dell'arte e degli artisti locali. La sua opera "Looking at the Carnival" (1881), conservata al Kelvingrove Museum di Glasgow, è un esempio della sua capacità di catturare con vivacità e colore le scene di vita popolare, dimostrando la sua attenzione per i dettagli e la vita quotidiana. La vita e l'opera di Fosco Tricca si inseriscono in un contesto storico e culturale di grande fermento, in cui l'Italia, e in particolare Firenze, vivevano un periodo di intensa attività artistica e culturale. La sua formazione sotto la guida di figure di spicco dell'arte fiorentina, unita alla sua personale ricerca espressiva, lo portarono a sviluppare uno stile distintivo, capace di fondere la tradizione pittorica italiana con sensibilità moderne. Fosco Tricca morì nel 1918, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere continuano a essere studiate e apprezzate per la loro qualità tecnica e per la sensibilità con cui l'artista ha saputo interpretare e rappresentare il suo tempo. La sua vita e il suo lavoro offrono uno spaccato significativo dell'arte italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, testimoniando il contributo di Tricca al panorama artistico del suo tempo.
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