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Giovanni Battista Torriglia è stato un pittore italiano nato a Genova nel 1857 e deceduto nella stessa città nel 1937. La sua vita e la sua opera si inseriscono pienamente nel contesto artistico italiano di fine Ottocento e inizio Novecento, periodo in cui l'arte italiana iniziava a esplorare nuove vie espressive, pur mantenendo un forte legame con la tradizione. Torriglia iniziò i suoi studi presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti dal 1875 al 1882, dove fu allievo di Nicolò Barabino, considerato "il maestro dei maestri". Durante questo periodo, Torriglia ebbe l'opportunità di stringere una profonda amicizia e collaborazione con altri due allievi di Barabino, Luigi Gainotti e Angelo Vernazza. Questa collaborazione diede vita a quello che viene definito come il gruppo della "Scuola barabiniana", caratterizzata da una certa fedeltà ai modi del maestro, pur con le proprie peculiarità espressive. Nel 1886, grazie ai giudizi favorevoli dei professori dell'Accademia Ligustica, a Torriglia fu assegnato il Pensionato Marchese Marcello Durazzo, che gli fu prorogato fino al 1891. La sua partecipazione alla Società Promotrice di Belle Arti nel 1883 segnò il suo esordio pubblico con due opere, "Passatempi in villeggiatura" e "Testa di vecchia", che rivelarono immediatamente il suo talento. Nel 1901, Torriglia si trasferì a Firenze per un certo periodo, frequentando l'Istituto di Belle Arti. Questo soggiorno fu significativo per la sua formazione artistica, permettendogli di entrare in contatto con nuove influenze e di sperimentare con soggetti religiosi, storici e interni romantici, raffiguranti la vita di famiglia in Italia. Il dipinto "Il primo nato", conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Firenze, risale a questo periodo. La sua opera si caratterizza per la rappresentazione di scene di vita quotidiana, in cui emerge una particolare attenzione per gli aspetti emotivi e sentimentali. Torriglia era noto per la sua capacità di catturare momenti di intimità familiare, con una predilezione per gli interni domestici animati e minuziosamente realizzati. Questa attenzione per il dettaglio e per la resa emotiva delle scene lo rese particolarmente apprezzato dai contemporanei, conferendogli un'ampia fama. Nel 1912, Torriglia ricevette importanti riconoscimenti, venendo nominato Accademico di merito presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti e membro onorifico dell'Istituto di Belle Arti di Firenze. Questi riconoscimenti testimoniano il successo raggiunto dall'artista, soprattutto nel campo della pittura storica, della ritrattistica e della pittura religiosa. Le sue opere sono state esposte e apprezzate in numerose mostre e hanno trovato posto in importanti collezioni pubbliche e private. Torriglia ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte italiana, grazie alla sua capacità di interpretare con sensibilità e maestria le scene di vita quotidiana, rendendole immortali attraverso la sua arte. Giovanni Battista Torriglia è deceduto a Genova nel 1937, all'età di 80 anni, lasciando un'eredità artistica di grande valore, che continua a essere studiata e ammirata. La sua opera rappresenta un importante capitolo nella storia dell'arte italiana, testimoniando la transizione tra la tradizione ottocentesca e le nuove correnti del Novecento.
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