La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Angiolo Tommasi ( Livorno 1858 - Torre del Lago 1923). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Angiolo Tommasi nacque a Livorno il 27 agosto 1858, in una famiglia benestante e culturalmente sensibile, che favorì il suo precoce interesse per l'arte. La sua formazione artistica iniziò nella città natale, presso la Scuola Comunale di Disegno, dove ebbe come insegnanti Angiolo Lemmi e Natale Betti. Questo periodo fu fondamentale per lo sviluppo delle sue prime competenze tecniche e per la sua sensibilità artistica. La morte prematura della madre e il successivo secondo matrimonio del padre portarono la famiglia a trasferirsi a Firenze, dove Angiolo e il fratello Ludovico poterono continuare i loro studi artistici. A Firenze, la villa dei Tommasi alla Casaccia divenne un punto di incontro per intellettuali e artisti, tra cui Giosuè Carducci e diversi pittori macchiaioli come Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Odoardo Borrani e Vincenzo Cabianca. Questo ambiente effervescente esercitò una notevole influenza su Angiolo, che iniziò a esplorare la pittura en plein air, caratteristica del movimento macchiaiolo, focalizzandosi sulla cattura degli effetti di luce e colore del paesaggio toscano. Tommasi si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu allievo di Giuseppe Ciaranfi. Durante questi anni, la sua arte iniziò a riflettere l'influenza dei macchiaioli, con una particolare attenzione alla vita quotidiana delle persone e alla rappresentazione del paesaggio naturale e urbano. Le sue prime opere esposte, come "Via Torretta a San Salvi" e "Lo scoglio della Madonna ad Antignano", mostrano già una notevole padronanza nella rappresentazione della realtà attraverso l'uso di "macchie" di colore. Nel corso della sua carriera, Angiolo Tommasi viaggiò in Sud America, dove realizzò numerose opere commissionate dal governo argentino, ispirate ai paesaggi della Patagonia e della Terra del Fuoco. Queste esperienze all'estero arricchirono ulteriormente la sua visione artistica, introducendo nuovi temi e atmosfere nelle sue opere. Rientrato in Italia, si stabilì a Torre del Lago Puccini, dove la sua arte subì un'ulteriore evoluzione. Qui, influenzato dall'ambiente naturale e culturale, e dalle figure di artisti come Giacomo Puccini, Tommasi si dedicò alla rappresentazione del paesaggio lacustre, caratterizzato da un luminismo intenso e da una pennellata rapida e vibrante. Le sue opere di questo periodo, come "Lavandaie al lago di Massaciuccoli", riflettono un profondo legame con la terra e la gente della Toscana, esplorando temi legati alla vita quotidiana e al lavoro. Angiolo Tommasi fu anche un ritrattista di talento, capace di cogliere non solo i tratti fisici ma anche l'essenza psicologica dei suoi soggetti. Tra i suoi ritratti più noti, vi sono quelli di figure popolari e di personaggi illustri dell'epoca, come il compositore Pietro Mascagni. La sua partecipazione a importanti esposizioni nazionali e internazionali, come l'Esposizione Universale di Parigi del 1889, dove ricevette una medaglia di bronzo, testimonia il riconoscimento della sua arte sia in Italia che all'estero. Le sue opere furono apprezzate per la capacità di fondere l'osservazione diretta della realtà con una sensibilità poetica e narrativa, che lo rende una figura di spicco nell'evoluzione del movimento macchiaiolo e nella pittura italiana di fine Ottocento e inizio Novecento. Angiolo Tommasi morì a Torre del Lago Puccini il 15 ottobre 1923, lasciando un'eredità artistica di grande valore, che continua a essere celebrata e studiata per la sua contribuzione al rinnovamento della pittura italiana. La sua opera, caratterizzata da un profondo umanesimo e da una costante ricerca della luce e del colore, rimane un punto di riferimento essenziale per comprendere le dinamiche culturali e artistiche della sua epoca.
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