La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Alfredo Tominz ( Trieste 1854 - 1936). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Alfredo Tominz fu un pittore italiano nato a Trieste il 21 maggio 1854, in una famiglia dove l'arte era una tradizione consolidata. Figlio di Augusto Tominz e nipote di Giuseppe Tominz, entrambi pittori, Alfredo crebbe in un ambiente che favoriva la sua precoce inclinazione artistica, in particolare verso la rappresentazione di cavalli, soggetto che divenne una delle sue principali passioni e temi ricorrenti nelle sue opere. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida del padre Augusto, da cui apprese le basi della pittura. La sua predilezione per i soggetti equestri lo portò a trasferirsi a Monaco di Baviera per frequentare la scuola privata di Franz ed Emil Adam, due artisti tedeschi considerati tra i massimi esperti del genere equestre. Questo periodo di studi fu fondamentale per lo sviluppo delle sue capacità tecniche e per la sua specializzazione nella pittura di cavalli. Durante la sua permanenza a Monaco, Tominz si dedicò anche al ritratto, spesso copiando da fotografie, e sviluppò un interesse per il dinamismo dei movimenti progressivi degli animali, influenzato dagli studi fotografici di Eadweard Muybridge. Questi studi lo aiutarono a perfezionare la rappresentazione del movimento nei suoi dipinti, che spesso trasformava in scene vivide e dinamiche. Tornato a Trieste dopo aver compiuto vent'anni, Tominz si fece rapidamente conoscere per le sue rappresentazioni di cavalli, diventando autore di una serie di scene di genere, di storia o di battaglie in cui i cavalli erano i protagonisti. La sua abilità nel rendere il movimento dinamico degli animali attraverso una pennellata sciolta e libera era notevole, e in alcuni casi sembrava ispirata dagli esperimenti fotografici di Muybridge. Negli anni Novanta del XIX secolo, Tominz si specializzò soprattutto in tematiche storiche della Roma antica, creando opere che raffiguravano corse di cavalli, battaglie e scene di vita quotidiana dell'epoca. Un esempio significativo di questo filone è "La corsa delle bighe al Circo Massimo", un'opera che espose a Praga nel 1890 e che gli valse una medaglia d'oro. Questa tela, particolarmente luminosa e con un andamento orizzontale che ricorda una pellicola cinematografica, mostra la polvere sollevata dai cavalli al galoppo e crea un'atmosfera di confusione e vertigine, frutto di una serie di studi preparatori accurati. Oltre alla pittura di cavalli, Tominz fu anche un eccellente cartellonista per la Società Triestina del Trotto, dimostrando la sua versatilità come artista. La sua abilità nel ritratto e la sua attenzione al dettaglio lo resero un pittore apprezzato anche per le sue opere su commissione. Alfredo Tominz morì a Trieste il 22 dicembre 1936, lasciando un'eredità artistica significativa che rifletteva la sua passione per i cavalli e la sua maestria nel catturare il movimento e l'energia di questi nobili animali. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre e continuano a essere apprezzate da collezionisti e amanti dell'arte per la loro vivacità e per la capacità di trasmettere l'impeto e il movimento che caratterizzavano il suo stile unico.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO