La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Raffaele Tafuri ( Salerno 1857 - Venice 1929). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Raffaele Tafuri è stato un pittore italiano, nato il 27 gennaio 1857 a Salerno e deceduto nel 1929 a Venezia. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia culturale e artistica dell'Italia tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, periodo in cui l'Italia stessa attraversava profonde trasformazioni sociali, politiche ed economiche. Tafuri iniziò i suoi studi artistici all'interno del nucleo familiare, per poi trasferirsi a Napoli, dove frequentò l'Istituto di Belle Arti. A Napoli, ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida dello scultore Stanislao Lista, un'esperienza che influenzò profondamente il suo approccio alla pittura. La sua formazione a Napoli gli permise di assorbire le influenze della scuola napoletana, che si riflettono nella sua predilezione per i paesaggi costieri e le scene di vita quotidiana, caratterizzate da una vivida cromia e da un'attenta osservazione dei dettagli. Raffaele Tafuri divenne noto principalmente per i suoi paesaggi costieri, che catturano con sensibilità e maestria la luce e l'atmosfera del Sud Italia. Tuttavia, la sua produzione artistica non si limitò a questo genere. Infatti, Tafuri esplorò anche il genere del ritratto e della scena di genere, dimostrando una versatilità e una capacità di adattamento a diversi stili e temi. La sua partecipazione alla prima Biennale d'Arte di Venezia nel 1895, e successivamente nelle edizioni del 1907, 1909, 1910 e 1914, segnò l'apice del suo riconoscimento come artista. Queste esposizioni gli offrirono una vetrina internazionale e contribuirono a consolidare la sua reputazione nel panorama artistico italiano e oltre. Le opere di Tafuri sono conservate in importanti collezioni museali, tra cui la Collezione d'arte della SBAPPSAE di Salerno, il Museo d'arte di Avellino, il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e la Pinacoteca Provinciale di Salerno. Tra i suoi lavori più noti si annoverano "Caffè Florian di Venezia" (1910), "Scorcio Lacustre" (1898), "Campanile" (1900), "Baite" (1905), "Angolo di Pedavena" (1910), "Tetti" (1929) e "Ragazze al sole" (1887). La sua arte è stata oggetto di studi e pubblicazioni che ne hanno analizzato il valore e l'importanza nel contesto dell'arte italiana dell'Ottocento e del primo Novecento. Tra questi, si segnalano le opere di Giuseppe Luigi Marini, Cecilia Bonatti e Mario Monteverdi, che hanno contribuito a delineare un quadro critico dettagliato della sua produzione artistica. Raffaele Tafuri visse per lunghi anni a Venezia, città che influenzò profondamente la sua arte. La città lagunare, con i suoi canali, le sue piazze e i suoi scorci caratteristici, divenne una fonte inesauribile di ispirazione per l'artista, che seppe catturare con sensibilità e maestria le sfumature di luce e le atmosfere uniche di Venezia. La sua eredità artistica continua a essere celebrata e studiata, testimoniando l'importanza di Tafuri nel panorama artistico italiano. La sua capacità di catturare la bellezza dei paesaggi italiani, unita alla sua sensibilità nella rappresentazione della vita quotidiana e delle tradizioni popolari, rende le sue opere un prezioso documento storico e culturale, oltre che un'espressione di grande valore artistico.
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