La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Guglielmo Stella ( Milano 1828 - Venezia 1894). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Guglielmo Stella fu un pittore e scrittore italiano, nato a Milano nel 1828 e deceduto a Venezia nel 1888. Figlio dell'editore Luigi Stella, Guglielmo non seguì un percorso formativo accademico tradizionale, ma si formò come autodidatta, sviluppando un approccio eclettico sia nei metodi che nei soggetti delle sue opere. La sua pittura si caratterizzava per uno stile realista, con una particolare attenzione ai dettagli minuziosi e una sensibilità acuta nel rendere le espressioni umane, che spaziavano dalla gioia alla tristezza al sarcasmo. Stella fu un artista versatile, che non si limitò alla pittura ma esplorò anche la scrittura, collaborando con riviste e giornali come La Stampa di Venezia, il Monde Illustré e il Tour de Monde di Parigi. Fu anche direttore dell'Arte del Mondo Illustrato di Torino e trascorse un periodo della sua vita a Parigi. La sua abilità nel cogliere le sfumature sociali e nel rivelare l'ipocrisia e i pregiudizi dell'epoca fu notata e apprezzata da critici come Camillo Boito, che lo descrisse come un "elegante moralista" e un "sottile rivelatore" delle contraddizioni sociali. Le sue opere spesso ritraevano scene di vita quotidiana, interni domestici e momenti di vita veneziana, con una predilezione per le rappresentazioni di genere che si ispiravano alla pittura olandese del Seicento. Tra i suoi dipinti più noti ci sono "Un'indiscreta scena", "Un contadino catturato", "In sagrestia" e "Il saltimbanco al letto della moglie morente". Alla Esposizione Italiana di Belle Arti di Parma del 1870, presentò "La santa mormorazione" e "I preparativi per un ballo in maschera", mentre all'Esposizione Artistica Nazionale di Venezia del 1887 espose "Fiori di rupe" e "Pax". Il suo dipinto "Vizio e virtù", noto anche come "Un episodio del Carnevale di Venezia", fu particolarmente apprezzato per la sua capacità di catturare le dinamiche sociali e le emozioni umane, nonostante le qualità formali e cromatiche fossero a volte sovrastate dalla forza del pensiero filosofico che dominava la composizione. Oltre alla pittura, Stella fu anche un critico d'arte influente, esprimendo opinioni forti e talvolta controverse, come nel caso della sua recensione negativa del dipinto "Alzaia" di Telemaco Signorini, che rifletteva la sua avversione per la scuola dei macchiaioli e per i temi di denuncia sociale che questi artisti affrontavano. Nel corso della sua carriera, Guglielmo Stella ricevette riconoscimenti e onorificenze, tra cui la nomina a Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia. Fu anche Consigliere Comunale a Venezia, dove si oppose vigorosamente ai progetti di grandi demolizioni previsti per la città, proponendo alternative che furono accolte da molti suoi contemporanei. Dal 1868, Stella iniziò ad insegnare figura e composizione decorativa industriale presso la Scuola d'Arte Applicate di Venezia, di cui divenne direttore per i successivi vent'anni. Questo impegno didattico lo portò a dedicarsi con passione all'insegnamento, facendo passare in secondo piano la sua attività artistica, pur continuando a partecipare a esposizioni in Italia e all'estero. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e apprezzata anche dopo la sua morte, con le sue opere che continuano a essere esposte e vendute in aste d'arte, testimoniando l'importanza del suo contributo al panorama artistico italiano del XIX secolo.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
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GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
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