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Luigi Steffani, nato a San Giovanni Bianco, Bergamo, nel 1827 e deceduto a Milano nel 1898, è stato un pittore italiano noto principalmente per le sue marine e paesaggi. La sua vita e la sua arte si intrecciano con la storia e l'evoluzione del paesaggio artistico italiano e europeo del XIX secolo, periodo in cui l'arte iniziava a esplorare nuove frontiere oltre i confini dell'Accademia. Steffani si trasferì a Milano nel 1844, dove iniziò il suo percorso artistico senza frequentare alcuna accademia. Questa scelta di autodidattismo non gli impedì di sviluppare un talento notevole, che lo portò a intraprendere un lungo viaggio attraverso l'Europa nel 1854. Durante questo viaggio, Steffani raccolse impressioni e influenze che avrebbero arricchito la sua arte, permettendogli di esordire con successo a Milano nel 1857, alla Mostra di Brera. La sua carriera fu segnata da frequenti viaggi in Europa, che gli permisero di soggiornare in città come Parigi e Londra, dove si trattenne per quasi due anni. In Germania, ebbe l'opportunità di conoscere e frequentare il noto pittore Andreas Achenbach, che lo influenzò profondamente. Steffani si stabilì definitivamente a Milano dalla metà degli anni '60, dove si legò all'ambiente artistico degli Induno, di E. Pagliano, di M. Bianchi e condivise lo studio con E. Gola. La sua produzione artistica si concentrò su paesaggi di Normandia, Hastings e del Mare del Nord, oltre a motivi liguri e veneziani. Steffani si affermò come un apprezzato marinista, aggiornando il nitido realismo di impronta lombarda alle esperienze europee. Fu un artista tardoromantico, dedito essenzialmente al paesaggio, che affrontò con garbato verismo, riscuotendo consensi con marine burrascose o nebbiose e con assolate vedute agresti. Durante la sua carriera, Steffani espose le sue opere in numerose mostre italiane ed internazionali, tra cui quelle di Parigi e Londra. Tra le sue opere più note si citano "La marina", "Il vecchio porto di Ostenda", "Il pascolo sulla via", esposte a Parma nel 1870; "Il ritorno dalla pesca", "Un cantiere", "Marea bassa", "La marina", "Una via a Londra" e "Pescatrici normanne", presentate a Milano; "Venezia a Ponte del Viu", "Marea crescente" e "Marea bassa", inviate a Torino nel 1880; "Riviera ligure", "Marina", "Effetto di pioggia", "Riva degli Schiavoni", "Smarrita", "Nebbia", "Laguna" e "Marina", presentate, nel 1881, alla Mostra di Milano. Nel 1872, Steffani fu insignito del titolo di cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia e divenne ufficiale nel 1881. Per 15 anni, fu professore all'Accademia di Brera, contribuendo significativamente alla formazione di nuove generazioni di artisti. La sua arte, caratterizzata da una profonda sensibilità nei confronti della natura e del mare, testimonia l'influenza del paesaggismo lombardo di matrice verista, che Steffani seppe perfezionare grazie alle esperienze maturate durante i suoi viaggi in Europa. Le sue opere, ricche di dettagli e di una luminosa nitidezza, continuano a essere apprezzate per la loro capacità di catturare l'essenza del paesaggio e del mare, rendendo Luigi Steffani una figura di spicco nella pittura italiana dell'Ottocento.
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