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Raffaello Sorbi, nato a Firenze il 24 febbraio 1844 e morto nella stessa città il 19 dicembre 1931, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con la città di Firenze, dove ha vissuto e lavorato per tutta la vita, diventando uno dei massimi esponenti della pittura narrativa dell'epoca. Fin da giovane, Sorbi dimostrò un talento precoce per la pittura, tanto che il padre, Andrea Sorbi, anch'egli pittore e copista, decise di iscriverlo all'Accademia delle Belle Arti di Firenze. Qui, sotto la guida di Antonio Ciseri, Sorbi affinò le sue abilità nel disegno e nella pittura, emergendo come uno degli allievi più promettenti. Già all'età di 18 anni, completò la sua prima opera maggiore, "Corso Donati mortally wounded is transported by Monks of San Salvi to their Abbey", che gli valse un premio al concorso triennale di Firenze nel 1861. La carriera di Sorbi prese slancio negli anni successivi, con la realizzazione di commissioni sia per mecenati americani che inglesi. Nel 1863, vinse un concorso a Roma con l'opera "Savonarola explains the Bible to some friends in the Convent of San Marco", ma rinunciò allo stipendio associato al premio, preferendo rimanere a Firenze. Qui, continuò a esplorare temi storici e narrativi, come dimostrato dalle sue opere "Piccarda Donati kidnapped from the Convent of Santa Chiara, by her brother Corso" e "St Catherine of Siena before an angry Florentine mob after concluding peace with the Pope". La sua fama crebbe ulteriormente quando, nel 1869, il celebre scultore Giovanni Duprè visitò il suo studio e gli commissionò "Phidias sculpts the Minerva Statue". Da quel momento, Sorbi si dedicò principalmente alla produzione di tele di piccole dimensioni, molte delle quali vendute attraverso la Goupil Gallery di Parigi. Queste opere spaziavano da scene di vita antica romana e toscana storica a scene di genere in abiti del XVIII secolo, dimostrando la versatilità e la profondità della sua abilità artistica. Tra le sue opere più note, si annoverano "Lo Corsa delle carrette nel Circo" e "il serraglio agli sposi", acquistate da collezionisti inglesi, e "Le Maggiolate", acquistata da Signor Egisto Vannucci di Firenze. Sorbi dipinse anche una serie di giochi, tra cui "Il Giuoco delle Bocce" e "delle Carte", e opere di grande impatto emotivo come "Convalesence of Dante". Nel corso della sua carriera, Sorbi divenne accademico presso l'Istituto Reale di Belle Arti di Firenze e professore residente e associato onorario presso l'Accademia Reale di Belle Arti di Urbino. La sua opera fu apprezzata non solo in Italia ma anche a livello internazionale, con molte delle sue opere acquisite da collezionisti inglesi. Raffaello Sorbi morì a Firenze il 19 dicembre 1931, lasciando un'eredità artistica di inestimabile valore. La sua capacità di catturare momenti storici e scene di vita quotidiana con sensibilità e maestria tecnica lo ha reso uno dei pittori più ammirati del suo tempo. La sua opera continua a essere celebrata per la sua bellezza, la sua attenzione ai dettagli e la sua profonda comprensione della natura umana.
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