La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Stanislao Sidoti ( Lecce 1839 - 1924). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Stanislao Sidoti, nato a Lecce il 5 maggio 1837 e morto nella stessa città il 2 marzo 1924, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte del suo tempo. La sua vita e la sua opera si intrecciano con la storia culturale e artistica del Sud Italia, in particolare con quella della sua terra natale, il Salento, e della città di Napoli, dove ha ricevuto la sua formazione artistica. Trasferitosi a Napoli, allora centro all'avanguardia nella ricerca artistica, Sidoti studiò presso l'Istituto di Belle Arti sotto la guida di Giuseppe Mancinelli, uno dei più famosi pittori tradizionalisti del XIX secolo. Durante il periodo di studi, che durò dal 1862 al 1866, si distinse per il suo talento, riportando premi alla Scuola. Tuttavia, non avendo potuto proseguire ulteriormente i suoi studi, fece ritorno a Lecce, dove intraprese l'insegnamento in una scuola elementare. Nonostante la sua attività di insegnante, Sidoti non abbandonò mai la pittura. Fu profondamente influenzato dalla lezione e dal modello di Giuseppe Casciaro e di altri artisti meridionali della Scuola di Posillipo, primo fra tutti Giacinto Gigante. Questo si riflette nelle sue opere, che spesso ritraggono suggestivi scorci di Lecce e di paesi salentini, case di campagna, paesaggi campestri pieni di verde e di lussureggiante e colorata vegetazione, assolate marine. Nella realizzazione delle sue opere, principalmente pastelli, Sidoti non si limitava alla semplice riproduzione della natura, ma la reinterpretava, ricostruendone la visione nell'impressione che offriva ai suoi occhi. Le sue opere sono caratterizzate da un intenso lirismo e dalla luminosità e delicatezza dei colori, tipiche del periodo salentino. Al periodo napoletano, invece, appartiene una serie di pastelli raffiguranti varie vedute del golfo partenopeo. Sidoti partecipò a importanti rassegne e, anche dopo la sua morte, alcune opere furono esposte alla prima Biennale leccese del 1924 e alla Retrospettiva degli Artisti Salentini del 1939. Sidoti lasciò anche un'opera particolare: un presepe fatto con conchiglie e reperti squisitamente marini, raccolti in quel suo amato mare Adriatico. Questo lavoro, un raro esempio della sua produzione scultorea, è conservato nel Museo Sigismondo Castromediano e testimonia la sua abilità nel cimentarsi anche in opere destinate alla committenza privata, particolarmente legate alla tradizione partenopea. La figura di Sidoti è emblematica degli intellettuali dell'Ottocento leccese. Era un uomo di grande cultura e profondo amore per la propria terra. Dedicò la sua vita all'insegnamento elementare, alternando tale attività con la pittura all'aperto. Nonostante fosse schivo e non amasse partecipare a concorsi e mostre, la sua opera fu riconosciuta e apprezzata. Fu cooptato da Cosimo De Giorgi che, nei suoi "Bozzetti di viaggio", gli fece illustrare gli amati scorci della realtà salentina. Sidoti è annoverato tra i migliori artisti del periodo d'oro della pittura della sua terra, che trovò delicati cantori e romantici poeti pronti a tuffarsi nelle atmosfere della campagna, del mare, della gente più umile. Maestro indiscusso della "pittura all'aperto", ispirava direttamente con i propri colori i migliori artisti, a diretto contatto con una Natura che si lasciava facilmente addomesticare dalla perizia grafica di ottimo livello. La sua vita e la sua produzione d'arte si conclusero nel 1924, ma il suo lascito artistico continua a illuminare e ispirare.
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