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Luigi Serra, nato a Bologna l'8 giugno 1846, è stato un pittore italiano noto per le sue acquarelli. La sua formazione artistica iniziò nel 1858 presso il Collegio Artistico Venturoli di Bologna, dove fu allievo di Gaetano Serrazanetti e Luigi Busi. Nel 1863, Serra fu ammesso all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove studiò sotto la guida di Giulio Cesare Ferrari, Antonio Puccinelli e Salvino Salvini. La sua carriera artistica prese il volo nel 1865, quando ricevette una medaglia per la pittura, e l'anno successivo vinse lo Stipendio Angiolini, un premio che gli permise di viaggiare a Firenze. A Firenze, Serra divenne compagno di Raffaele Faccioli, condividendo con lui un premio nel 1866. Durante gli ultimi anni della sua borsa di studio (1869-1870), si trasferì a Roma. A Firenze, entrò in contatto con il circolo dei pittori Macchiaioli che frequentavano il Caffè Michelangiolo. Tuttavia, a differenza di questi artisti, Serra adottò uno stile Purismo che richiamava i pittori del Quattrocento come Francesco del Cossa, Andrea del Castagno, Verrocchio e Pollaiolo. Nei primi anni '70, si unì a un consiglio comunale per l'educazione guidato da Giosue Carducci e Raffaele Belluzzi, insieme all'avvocato Ulisse Sartori. Nel 1881, Serra fu nominato corrispondente accademico della Regia Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1888, espose a Bologna dipinti raffiguranti siti antichi demoliti a Roma a causa del rinnovamento urbano. Tra il 1882 e il 1883, collaborò sotto lo pseudonimo L'imbianchino alla rivista Cronaca Bizantina e continuò a pubblicare articoli e corrispondenze per periodici fino al 1877. Nel 1884, il suo ritratto di Signora Deserti fu rifiutato nonostante quattro mesi di lavoro, e perse anche una commissione per dipingere le Stazioni della Croce per la chiesa di San Gioacchino a Torino. Tuttavia, nel 1884 presentò due acquarelli all'Esposizione di Torino e, nel 1885, si trasferì a Roma, dove incontrò Marco Calderini e l'anno successivo vinse un altro stipendio triennale. Nel 1875, dopo tre anni, Serra completò la sua Allegoria delle Arti per il sipario del Teatro di Fabriano. Nel 1880, tornò a completare ulteriori dipinti di figure allegoriche per il soffitto del Teatro Gentile di Fabriano. A Roma, partecipò al concorso per la decorazione della cosiddetta "Sala Gialla" del Senato, ma nonostante gli sforzi considerevoli, perse la commissione a favore di Cesare Maccari. Nel 1882, la sua Apparizione della Vergine ai Santi Francesco e Bonaventura rappresentò le Società degli Artisti e delle Belle Arti. Nel 1870 a Parma, espose "Annibale Bentivoglio, prigioniero nel Castello di Varano". Nel 1877, si trasferì a Roma e l'anno successivo iniziò gli studi per il grande dipinto Ingresso dell'Esercito Cattolico a Praga, che espose a Roma nel 1883. Tra le sue acquarelli si ricordano: "Mezzogiorno"; "Dal Colosseo" (1884, esposto alla Mostra di Belle Arti a Torino); e lo schizzo "San Carlo ai Catinari". Nel 1873, accompagnato da Mario De Maria, Paolo Bedini e Raffaele Faccioli, Serra viaggiò all'Esposizione Internazionale di Vienna. Nel 1874 viaggiò a Torino e dipinse la tela "I Coronari", venduta attraverso la Galleria Fiorentina di Luigi Pisani. Nel 1886, dipinse un altro notevole lavoro. Luigi Serra morì l'11 luglio 1888 a soli 42 anni. La sua vita fu segnata da successi artistici notevoli, nonostante le sfide e le delusioni. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata per la sua abilità nell'acquarello e per il suo contributo allo stile Purismo, che ha arricchito il panorama artistico italiano del XIX secolo.
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