La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Luigi Serena ( Montebelluna 1855 - Treviso 1911). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Luigi Serena, nato il 1º agosto 1855 a Montebelluna e deceduto il 12 marzo 1911 a Treviso, è stato un pittore italiano di rilievo, particolarmente noto per essere stato un esponente del verismo veneto. La sua vita e la sua arte sono strettamente legate alla regione del Veneto, dove ha trascorso la maggior parte della sua esistenza e dove ha trovato ispirazione per le sue opere. Serena iniziò la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, frequentandola dal 1870 al 1877. Durante questo periodo, ebbe l'opportunità di studiare con maestri del calibro di Pompeo Marino Molmenti e di condividere l'esperienza accademica con altri artisti che avrebbero lasciato un segno nella pittura italiana, come Giacomo Favretto, Luigi Nono, Alessandro Milesi ed Ettore Tito. Inizialmente influenzato dallo stile macchiaiolo e impressionista, Serena si distinse per la sua abilità pittorica e per la capacità di catturare la realtà sociale, economica e culturale del suo tempo. La sua produzione artistica iniziò a guadagnare attenzione e apprezzamento già durante gli anni di studio, grazie ai numerosi premi che ricevette. Questo successo iniziale fu seguito da una serie di esposizioni in cui presentò le sue opere, tra cui la mostra di Belle Arti a Venezia del 1881, dove espose "Andemo a la sagra", "Baruffa di donne", "La morosa in collera", "Dolci parole" e "Piazzetta e Molo di Venezia". Nel 1883, le sue opere "Pollivendola" e "Lassine el me filo" furono esposte a Milano e a Torino, mentre nel 1884 a Torino presentò "Al Lavatoio". Nel 1886, all'Esposizione per l'Incoraggiamento delle Belle Arti a Firenze, espose "Innocenti". Serena si distinse per la sua capacità di cogliere la realtà di vita delle terre venete, spesso libera da condizionamenti esterni che avrebbero potuto alterare il risultato delle sue opere. Questa caratteristica lo rese un artista capace di rendere le sue pitture testimonianza autentica di un'epoca passata. Nonostante la sua salute fosse precaria e fosse afflitto da una malattia che lo costrinse a letto per molti mesi e che lo tormentò per il resto della sua vita, Serena continuò a dipingere e a esporre le sue opere. La sua arte si caratterizzò per la rappresentazione di scene di vita quotidiana, spesso ambientate a Venezia o nei suoi dintorni, e per la raffigurazione di personaggi popolari. Le sue opere sono state descritte come "piccole commedie realistico-popolari", in cui i sentimenti degli umili, l'impegno di chi lavora e i gesti semplici della vita quotidiana sono protagonisti. Serena riuscì a catturare l'essenza della vita veneziana e dei suoi abitanti con una sensibilità e una precisione che lo resero un importante testimone del suo tempo. Nonostante la sua morte prematura nel 1911, l'eredità artistica di Luigi Serena è sopravvissuta grazie alle sue opere, molte delle quali sono conservate in collezioni pubbliche e private. Il Comune di Treviso, in particolare, ha acquisito diverse sue opere, tra cui "Sine labe" e "Vittime", e nel 1928 gli ha dedicato un ricordo marmoreo nella Pinacoteca Comunale. La figura di Luigi Serena rimane un punto di riferimento per lo studio del verismo veneto e della pittura di genere italiana dell'epoca. Le sue opere continuano a essere esposte e apprezzate per la loro capacità di raccontare storie di vita vera, con una pittura che, pur essendo profondamente radicata nella tradizione, riesce a trasmettere un messaggio universale e senza tempo.
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