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Gioacchino Giuseppe Serangeli nacque a Roma nel 1768 e si formò come pittore all'Accademia Ambrosiana di Milano, in un periodo di grande fermento politico che precedette la Rivoluzione Francese. Dopo un soggiorno a Roma, nel 1790 attraversò le Alpi per raggiungere la Francia, dove trovò una scena artistica vivace e stimolante, arricchita dalla situazione politica e dalla riscoperta dell'arte classica. In questo contesto, i pittori stranieri erano ben accetti e Serangeli non tardò a farsi conoscere. Il 31 dicembre 1790 fu invitato a partecipare dall'Académie royale de peinture et de sculpture di Parigi. Nel 1793, Serangeli entrò nello studio di Jacques-Louis David, lavorando come studente e amico del maestro. Durante questo periodo, realizzò una copia del dipinto di David "La morte di Marat". La sua reputazione crebbe e divenne uno dei pittori di ritratti più in voga della nuova classe dirigente francese. Tra le sue opere più note di questo periodo, si ricordano "Napoléon reçoit au Louvre les députés de l'armée après son couronnement" e "Adieux de Napoléon et d'Alexandre après la paix de Tilsitt". Dopo il suo ritorno in Italia, Serangeli si stabilì a Milano, dove divenne professore all'Accademia di Belle Arti. In questo periodo, realizzò opere mature che furono molto apprezzate dai collezionisti. Tra queste, si segnalano i dipinti "La Charité romaine" e "Orphée aux enfers", oltre a un ritratto della cantante Giuditta Pasta, famosa per la sua interpretazione nell'opera "Norma" di Vincenzo Bellini. Serangeli dipinse anche affreschi per la Villa Sommariva sul Lago di Como, raffiguranti la leggenda di Cupido e Psiche. Le opere di Serangeli sono conservate in vari musei e collezioni private, tra cui il Musée national du château et des Trianons a Versailles, il Musée des beaux-arts di Chambéry e il Museo della Musica di Parigi. Alcuni dei suoi ritratti più noti includono quello della Principessa Joséphine de Beauharnais e quello di una giovane donna conservato all'Ashmolean Museum di Oxford. Gioacchino Giuseppe Serangeli morì a Torino il 12 gennaio 1852. Nonostante la sua produzione artistica non sia stata vastissima, con solo alcune decine di opere sopravvissute, il suo contributo all'arte neoclassica e il suo ruolo come artista dell'Impero francese sono stati significativi. La sua abilità nel ritratto e la sua capacità di catturare l'eleganza e la raffinatezza del neoclassicismo lo hanno reso un pittore apprezzato e ricercato, sia in Francia che in Italia. Serangeli è ricordato per la sua tecnica pittorica accurata e per la sua capacità di rappresentare i soggetti con un realismo che non trascura l'ideale classico. La sua formazione sotto la guida di Jacques-Louis David e la sua esperienza in Francia durante un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali hanno influenzato profondamente il suo stile e la sua carriera. Nonostante la sua fama non sia paragonabile a quella del suo maestro David, Serangeli rimane una figura di spicco nell'arte neoclassica e un esempio dell'importanza del trasferimento culturale tra Italia e Francia in quel periodo storico.
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