La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Francesco Semino ( Genova 1832 - 1883). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Francesco Semino fu un pittore italiano nato a Genova nel 1832 e deceduto nella stessa città nel 1883. La sua vita fu segnata da un precoce talento artistico, che lo vide ammesso all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova all'età di soli dodici anni, nel 1844. Qui, sotto la guida del maestro Giuseppe Isola, Semino iniziò a forgiare le sue abilità pittoriche, specializzandosi inizialmente nella pittura di storia, seguendo l'indirizzo del suo mentore. La sua prima apparizione pubblica avvenne nel 1850, quando esordì alla Promotrice di Genova con un dipinto a tema biblico, "La Samaritana al pozzo". Questo fu solo l'inizio di una serie di opere che avrebbero esplorato soggetti storici e letterari, come "Tancredi e Erminia" del 1851 e "I genovesi condotti da G. Embriaco scoprono le mura di Gerusalemme" del 1856. Il suo talento e la sua dedizione all'arte gli permisero di vincere la pensione Traverso nel 1861, che lo portò a stabilirsi a Roma per quattro anni. Durante il suo soggiorno a Firenze nel 1857, Semino si avvicinò alla pittura di macchia, entrando in contatto con i pittori Macchiaioli e frequentando il Caffè Michelangelo. Questa esperienza influenzò notevolmente il suo stile, rendendolo più aggiornato e sciolto, pur mantenendo una produzione più accademica con opere allegoriche e mitologiche come "La poesia", "La ninfa al bagno", e "L’immortalità affiancata dalla gloria e dalla storia". Semino si distinse anche per la sua abilità nella pittura di paesaggio, condividendo l'innovazione legata allo studio dal vero della natura, con tutti i suoi effetti luministici e cromatici. Tra il 1859 e il 1860, lavorò alla volta del Teatro Carlo Felice di Genova e alla cupola della chiesa di Nostra Signora della Consolazione, dove realizzò "La caduta di Lucifero". Altre opere di rilievo includono il "San Siro" per il coro della parrocchiale di Nervi e una lunga serie di affreschi a soggetto sacro per numerose chiese. Al suo ritorno a Genova, Semino fu nominato Accademico della Ligustica nel 1867, e da quel momento la sua carriera fu soprattutto riconducibile alle decorazioni a fresco di numerosi palazzi e chiese di Genova. Queste opere risultano più accademiche e meno sciolte rispetto ai suoi aggiornamenti cromatici acquisiti a Firenze. Ricevette diverse committenze ufficiali per tutti gli anni Settanta. Nonostante la maggior parte della sua produzione fosse di carattere storico-letterario e sacro, Semino fu influenzato dalla Scuola Grigia ligure, condividendo l'innovazione legata allo studio dal vero della natura. Fu uno degli ultimi frescanti liguri che si riallacciano alla tradizione della scuola genovese, e nella decorazione murale a fresco ebbe un posto di primo piano e di particolare rinomanza, anche per la formazione di altri buoni artisti. Le sue opere religiose sono notevoli e si trovano in tutta la Liguria, come gli affreschi di "Nostra Signora della Consolazione" a Genova, la cupola con "La caduta di Lucifero", e la "Parrocchiale di Nervi" con il coro di San Siro. Altre opere significative includono "L'incoronazione della Vergine e Santi" per la chiesa dei Santi Nicolò ed Erasmo a Genova e "La discesa dello Spirito Santo" per la Parrocchiale di Camogli. Francesco Semino fu anche un abile litografo e disegnatore, e la sua arte fu apprezzata non solo in Italia ma anche all'estero. La sua morte nel 1883 segnò la fine di un'era per la pittura ligure, ma il suo lascito artistico continua a essere celebrato e studiato. La Galleria di Arte Moderna di Genova conserva nove dei suoi dipinti, testimoniando l'importanza e il valore del suo contributo all'arte italiana.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO