La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Pio Semeghini ( Bondanello 1878 - Verona 1964). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Pio Semeghini fu un pittore italiano nato a Quistello, in provincia di Mantova, il 31 gennaio 1878. La sua vita e la sua arte si intrecciano con la storia culturale e artistica dell'Italia e della Francia della prima metà del Novecento, periodo durante il quale visse e operò attivamente. Semeghini iniziò la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Modena e Firenze, ma non ottenne mai il diploma. Nonostante questo, la sua passione per l'arte lo portò a Parigi nel 1899, dove soggiornò a più riprese fino al 1914. In questo periodo, Semeghini ebbe l'opportunità di studiare la pittura impressionista e di entrare in contatto con molti pittori italiani che all'epoca soggiornavano in Francia, tra cui Filippo De Pisis, Ardengo Soffici, Amedeo Modigliani e Gino Severini. Durante i mesi estivi, Semeghini tornava in Italia e divenne, insieme a Gino Rossi, uno dei principali animatori del gruppo della "Scuola di Burano". Questo gruppo di artisti risiedeva per lunghi periodi nell'omonima isola della laguna veneziana, dipingendo quadri caratterizzati da un moderno naturalismo e da toni delicati della natura. La Scuola di Burano fu un importante movimento artistico che contribuì a rinnovare il linguaggio pittorico italiano all'inizio del Novecento. Negli anni Venti, Semeghini si concentrò sullo studio della pittura di Piero della Francesca, cercando di fondere nelle sue opere il colorismo impressionista, la figurazione futurista e le velature tipiche della pittura antica. La sua arte si evolse verso una pittura sempre più rarefatta, che manteneva il disegno ma conferiva alla composizione un lirismo estremo, quasi anticipando la pittura informale. Semeghini fu anche un sensibile anticipatore dell'arte Informale, un movimento che si sviluppò in Italia nel secondo dopoguerra e che si caratterizzava per l'abbandono della rappresentazione figurativa a favore di una pittura basata sull'espressione diretta e sull'uso materico del colore. La sua personalità artistica fu fortemente influenzata dal lungo soggiorno a Parigi nei primi anni del Novecento e dalla sua presenza nelle esposizioni di Ca’ Pesaro a Venezia, che furono storicamente significative per la definizione del suo linguaggio pittorico. Semeghini si distinse sia dalle correnti accademiche sia dalle sperimentazioni avanguardiste, affermando la sua originalità e raccogliendo l'eredità dell'impressionismo. Nella ripetitività dei temi visivi, Semeghini approfondì una personale e coerente cifra espressiva. Le sue opere, spesso nature morte e paesaggi, sono caratterizzate da una semplificazione della struttura volumetrica e da una rarefazione del colore, che trovano espressione nella serie di pupe e nei ritratti. Nel corso della sua carriera, Semeghini partecipò a numerose esposizioni e ricevette riconoscimenti importanti. Nel 1949 vinse la seconda edizione del "Premio Ines Fila delle Tre Arti". Gli anni Cinquanta furono segnati da partecipazioni importanti a manifestazioni ed esposizioni in Italia e all'estero. La sua ultima opera, "Ritratto della nipote Emanuela Capri", risale al 1959. Pio Semeghini morì a Verona l'11 marzo 1964, lasciando un'eredità artistica significativa che continua a essere studiata e apprezzata. La sua esistenza e il suo contributo all'arte italiana furono celebrati postumi con una retrospettiva alla "XXXII Biennale Internazionale" voluta da Piero Zampetti e da Licisco Magagnato. La sua vita fu segnata da successi, premi, onorificenze ed esposizioni, e la sua arte è stata oggetto di studi e interpretazioni storico-critiche che hanno messo in luce gli aspetti rilevanti delle tappe fondamentali del suo percorso di ricerca. La sua biografia completa è stata oggetto di pubblicazioni e mostre che hanno contribuito a far conoscere il suo lavoro a un pubblico più ampio.
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