La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Lino Selvatico ( Padova 1872 - Treviso 1924). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Lino Selvatico, nato il 9 luglio 1872 a Padova e deceduto nel 1924 a Roncade, nella provincia di Treviso, è stato un pittore italiano di rilievo, la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia culturale e artistica veneziana a cavallo del XX secolo. Figlio di Riccardo Selvatico, avvocato, poeta, drammaturgo comico e politico che fu sindaco di Venezia dal 1890 al 1895, Lino era destinato dal padre a seguire una carriera legale e politica. Tuttavia, la sua passione per l'arte lo portò a intraprendere un percorso differente, dedicandosi alla pittura sotto la guida di Cesare Laurenti e influenzato dall'amicizia con Ettore Tito. Lino Selvatico si distinse principalmente come ritrattista, contribuendo significativamente al rinnovamento di questo genere artistico attraverso il confronto con il gusto europeo e gli esempi offerti dalla pittura inglese del Settecento. La sua produzione artistica, che comprende anche paesaggi realizzati in olio e acquaforte, si concentra in particolare sulla figura femminile, guadagnandosi l'appellativo di "pittore delle donne". Tra i suoi ritratti più noti, si ricordano quelli della Contessa Annina Morosini (1908) e dell'attrice Emma Gramatica (1911), esposti rispettivamente nelle Gallerie d'Arte Moderna di Venezia e Piacenza. La carriera di Selvatico fu strettamente legata alla Biennale di Venezia, evento di cui il padre Riccardo fu uno dei promotori. Lino esordì alla Biennale del 1899 e partecipò a quasi tutte le edizioni successive, posizionandosi precocemente come un punto di riferimento per le istanze di rinnovamento che caratterizzavano le prime edizioni della rassegna. La sua attività artistica fu celebrata più volte dalla Biennale, che gli dedicò mostre individuali nel 1912 e nel 1922, oltre a un importante omaggio retrospettivo nel 1926, due anni dopo la sua morte. Il trasferimento a Milano nel 1918 ampliò ulteriormente la sua committenza, permettendogli di entrare in contatto con i personaggi più in vista della mondanità artistica e teatrale dell'epoca. La sua morte, avvenuta il 25 luglio 1924 a seguito di un incidente motociclistico, interruppe prematuramente una carriera artistica ricca e promettente. Nonostante la sua scomparsa, l'eredità artistica di Lino Selvatico continua a essere riconosciuta e celebrata. Le sue opere sono esposte nelle principali gallerie d'arte moderna italiane, tra cui Milano, Roma, Trieste, Udine e Venezia. Inoltre, la sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di numerose retrospettive e mostre, tra cui una significativa esposizione a Treviso nel 2023-2024, che ha messo in luce non solo la sua produzione artistica ma anche quella del fratello Luigi, anch'egli pittore. Lino Selvatico è ricordato non solo per il suo contributo alla ritrattistica veneziana e italiana ma anche per il suo ruolo nel contesto culturale e artistico del suo tempo. La sua opera, caratterizzata da un profondo senso di eleganza e da una raffinata interpretazione dell'animo umano, rimane un punto di riferimento importante per lo studio dell'arte italiana di inizio Novecento.
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