La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Gregorio Sciltian ( Rostov 1900 - Roma 1985). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Gregorio Sciltian, nato Grigor Shildian il 20 agosto 1900 a Nakhichevan-on-Don, nell'attuale Rostov-on-Don, Russia, è stato un pittore, designer e medaglista italo-armeno noto per le sue opere di ritrattistica e composizioni trompe-l'œil. La sua vita e la sua arte sono state un ponte tra culture e epoche, riflettendo un'eccezionale capacità di sintesi tra le tradizioni artistiche dell'Est e dell'Ovest. Sciltian nacque in una famiglia armena e trascorse i suoi primi anni di formazione in Russia, dove completò gli studi ginnasiali a Mosca. La sua educazione artistica iniziò alla prestigiosa Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, dove si formò prima che gli eventi rivoluzionari lo spingessero a lasciare il paese. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, si trasferì temporaneamente a Tiflis (oggi Tbilisi, Georgia), prima di proseguire i suoi studi a Vienna presso l'Accademia e il Museo di Belle Arti. Nel 1923, Sciltian si trasferì a Roma, dove la sua presenza fu segnalata da Roberto Longhi, un noto storico dell'arte, che riconobbe immediatamente l'originalità e la profondità della sua pittura. Durante questo periodo, partecipò alla Biennale di Roma nel 1925 e alla Biennale di Venezia nel 1926, stabilendo la sua reputazione come artista di rilievo. Successivamente visse a Parigi e a Milano, arricchendo ulteriormente il suo stile e le sue tecniche. La vita di Sciltian fu segnata da continui spostamenti attraverso l'Europa, alla ricerca di ispirazione e opportunità artistiche. Questi viaggi gli permisero di assorbire influenze diverse, dalla pittura rinascimentale italiana al realismo e alle avanguardie russe, fino alle tecniche del trompe-l'œil che divennero una caratteristica distintiva del suo lavoro. Le sue opere spesso giocano con l'illusione della realtà, sfidando lo spettatore a distinguere tra ciò che è reale e ciò che è rappresentato. Sciltian si stabilì definitivamente in Italia nel 1932, dopo aver vissuto e lavorato a Milano tra il 1934 e il 1941. Durante la Seconda Guerra Mondiale, trovò rifugio a Morgnaga di Gardone Riviera, dove acquistò una casa che divenne il suo studio principale per molti anni. In questo periodo, dipinse alcuni dei suoi quadri più famosi, che oggi sono conservati nel Museo Sciltian presso il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. Negli anni successivi, Sciltian continuò a esplorare e a sperimentare con la pittura, realizzando ritratti, nature morte e composizioni che riflettevano la sua profonda comprensione della tradizione artistica e la sua abilità nel manipolare la percezione visiva. La sua opera è caratterizzata da una straordinaria attenzione al dettaglio, una ricca palette di colori e una maestria tecnica che gli hanno permesso di creare opere di grande impatto emotivo e visivo. Oltre alla pittura, Sciltian si dedicò anche alla scrittura, alla scenografia e al costume, collaborando con importanti teatri e festival musicali in Italia. La sua vita fu un continuo dialogo tra le arti, testimoniato dalle sue numerose esposizioni in Italia e all'estero, e dal riconoscimento critico che ricevette da parte di studiosi e collezionisti. Gregorio Sciltian morì il 1 aprile 1985 a Roma, lasciando un'eredità artistica che continua a essere studiata e ammirata. La sua opera rappresenta un capitolo significativo nella storia dell'arte del XX secolo, un ponte tra culture e tradizioni diverse che riflette la complessità e la ricchezza del suo tempo.
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