La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giovanni Schiavoni ( Trieste 1804 - Venezia 1848). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giovanni Schiavoni, nato a Trieste nel luglio del 1804 e deceduto a Venezia il 7 settembre 1848, è stato un pittore e insegnante italiano le cui opere e il cui contributo all'arte hanno lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del XIX secolo. Figlio di Natale Schiavoni, un rinomato pittore e incisore, e fratello maggiore di Felice Schiavoni, anch'egli pittore, Giovanni crebbe in un ambiente familiare profondamente immerso nell'arte, ricevendo le sue prime lezioni dal padre. Questo contesto familiare non solo gli fornì una solida base tecnica, ma lo immerse anche nelle correnti artistiche dell'epoca, preparandolo a diventare un artista di rilievo. Dopo aver affinato le sue abilità sotto la guida paterna, Giovanni decise di ampliare la sua formazione frequentando l'Accademia di Belle Arti di Vienna. La sua permanenza a Vienna segnò l'inizio della sua carriera come pittore di ritratti, un genere che avrebbe continuato a esplorare e perfezionare nel corso degli anni. La sua abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti e la sua attenzione ai dettagli gli valsero presto riconoscimenti e commissioni. Nel 1837, la sua carriera prese una svolta significativa quando si trasferì a Iași, in Moldavia, su invito di Gheorghe Asachi, consigliere accademico del principe Mihail Sturdza. Qui, Giovanni fu reclutato per ricoprire una cattedra presso l'Academia Mihăileană, un'istituzione recentemente fondata con l'obiettivo di promuovere l'istruzione e le arti nella regione. Tuttavia, il suo incarico come professore fu breve; si dimise nel 1838 per viaggiare in Russia, ma fu richiamato nel 1841 dal principe Sturdza a seguito di lamentele riguardanti il declino della qualità dell'insegnamento e la scarsa produttività degli studenti. Nonostante il suo ritorno, la sua permanenza fu nuovamente breve: nel 1843, le classi di pittura furono sciolte e lui fu licenziato senza ricevere il pagamento promesso. Dopo questa esperienza, Giovanni ricevette un'offerta di 1.000 Lei per raccogliere busti antichi e calchi per la nuova "Eforia Școalelor", un'istituzione scolastica pubblica. Questo incarico rifletteva il suo interesse e la sua competenza non solo nella pittura ma anche nella conservazione e promozione del patrimonio artistico. Nel 1844, fece ritorno in Italia, dove la sua vita e la sua carriera subirono un tragico epilogo: morì di febbre, contratta mentre combatteva a Fort Marghera durante la Rivoluzione del 1848. Le opere di Giovanni Schiavoni spaziano dai ritratti alle scene religiose, dimostrando la sua versatilità come artista. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano "Trasfigurazione sul Tabor", "Lebano cerca nella tenda di Giacobbe i suoi idoli familiari", "Cristo spirante" per la Cattedrale di Erlau, e "Mosè". Inoltre, ha lasciato diversi autoritratti e ritratti, nonché una "Madonna col putto", un affresco eseguito nel 1830. Queste opere, insieme alla sua breve ma significativa carriera didattica in Moldavia, testimoniano il suo contributo all'arte del suo tempo. La vita e l'opera di Giovanni Schiavoni riflettono le sfide e le opportunità di un artista del XIX secolo, che navigava tra le esigenze della committenza, l'evoluzione degli stili artistici e il desiderio di espressione personale. Nonostante le difficoltà incontrate, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, il suo lascito artistico continua a essere apprezzato per la sua tecnica raffinata e la sua sensibilità espressiva.
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