La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Antonio Schiaffino ( Camogli 1879 - Genova 1968). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Antonio Schiaffino, nato a Camogli, Genova, nel 1879 e deceduto a Genova Quarto nel 1968, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove fu allievo di Cesare Viazzi e Tullio Quinzio, due figure chiave nella sua educazione artistica. Questo periodo di apprendistato fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile e della sua tecnica. In seguito, Schiaffino perfezionò le sue competenze sotto la guida di Giuseppe Pennasilico, un altro importante influencer nel suo percorso artistico. La svolta nella carriera di Schiaffino avvenne quando vinse la pensione artistica quinquennale "Marchese Durazzo", che gli permise di trasferirsi a Roma intorno al 1911. Questa esperienza fu cruciale per il suo distacco dalla pittura di matrice ottocentesca e per l'apertura verso nuove correnti artistiche. A Roma, Schiaffino entrò in contatto con Pietro Gaudenzi e altri artisti dell'epoca, ampliando ulteriormente il suo orizzonte artistico e culturale. Antonio Schiaffino iniziò a farsi conoscere nel mondo dell'arte partecipando alla Promotrice Genovese nel 1900. La sua partecipazione a importanti esposizioni, come quella di Brera nel 1907 con il dipinto "L'abbandonata", la prima Biennale Romana d'Arte nel 1921 e la prima Mostra d'arte marinara nel 1926, consolidò la sua reputazione come artista di talento. Nel 1913, fu nominato Accademico di Merito alla Ligustica, riconoscimento che testimoniava il suo valore nel panorama artistico italiano. Schiaffino si distinse per la sua abilità nel dipingere marine, paesaggi, figure e nature morte, acquisendo notorietà anche come ritrattista. La sua tecnica pittorica, influenzata dall'apprendimento con Pennasilico, si caratterizzava per l'uso sapiente della materia pittorica e del colore, con un gusto che tendeva verso il romanticismo e che ricordava il post-impressionismo francese. Questa combinazione di influenze rendeva le sue opere particolarmente apprezzate sia dalla critica che dal pubblico. Durante la sua carriera, Schiaffino fu molto attivo nelle esposizioni, partecipando regolarmente alle mostre del sindacato Belle Arti della Liguria dal 1929 al 1941 e tenendo una mostra personale al Circolo della Stampa di Genova nel 1930. La sua presenza era costante anche in altre città italiane, come Milano e Roma, dove espose le sue opere in diverse occasioni. Dopo la sua morte nel 1968, la Galleria d'Arte San Giorgio di Genova gli dedicò una mostra postuma nel 1973, esponendo oltre cento delle sue opere. Questo evento fu un omaggio alla sua carriera e al suo contributo al mondo dell'arte. Le sue opere sono conservate in importanti gallerie d'arte, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Genova Nervi, la Galleria d'Arte Moderna di Roma e la Galleria d'Arte Moderna di Milano, testimoniando il suo lascito artistico. La pittura di Antonio Schiaffino, caratterizzata da una tecnica semplice ed efficace, ha saputo comunicare emozioni e godimento artistico a un vasto pubblico. La sua capacità di esprimere ciò che sentiva di fronte alla realtà, senza limitarsi alla mera riproduzione visiva, ha reso le sue opere profondamente umane e toccanti. Schiaffino procedeva nella sua arte con sincerità e determinazione, superando ogni ostacolo per progredire e esprimere la sua visione del mondo. La sua arte, libera da preoccupazioni tecniche e virtuosismi, rifletteva la sua personalità sensibile e la sua visione individuale, rendendolo un artista amato e compreso da chi cerca nell'arte un'emozione autentica.
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