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Lorenzo Scarabellotto fu un artista italiano nato a Trieste nel 1796 e deceduto a Rio de Janeiro, in Brasile, nel 1852. La sua vita fu segnata da un profondo impegno nel campo delle arti visive, specialmente come pittore, scenografo e decoratore. La sua formazione artistica iniziò nella sua città natale, Trieste, dove studiò sotto la guida di P. Pupilli e G. Camisetta. Questi primi anni di apprendistato furono fondamentali per lo sviluppo delle sue competenze tecniche e della sua sensibilità artistica. Scarabellotto si distinse per la sua abilità nel creare scenografie teatrali, un'arte che richiede non solo talento pittorico ma anche una profonda comprensione della drammaturgia e della capacità di trasformare lo spazio scenico in un luogo di magia e suggestione. La sua carriera di scenografo lo vide impegnato in numerosi teatri, dove le sue scenografie venivano accolte con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica. Oltre al teatro, Scarabellotto si dedicò anche alla pittura di vedute e alla decorazione di interni. A Trieste, il Museo Civico di Storia ed Arte conserva otto vedute ad olio di edifici e monumenti di Roma, realizzate tra il 1835 e il 1836. Queste opere testimoniano la sua capacità di catturare l'essenza architettonica e l'atmosfera dei luoghi ritratti, dimostrando una notevole attenzione al dettaglio e una maestria nella resa prospettica. Durante la sua permanenza a Roma, Scarabellotto si dedicò anche alla pittura di paesaggio, un genere che all'epoca stava guadagnando sempre più apprezzamento. Le sue opere paesaggistiche, alcune delle quali sono conservate nei Civici Musei di Trieste e nel Museo Revoltella, rivelano un'attenta osservazione della natura e un'abilità nel trasmettere l'atmosfera e la luce caratteristiche dei luoghi dipinti. Nel 1842, Scarabellotto partecipò all'Esposizione della Società Triestina di Belle Arti come artista triestino residente a Roma, confermando il suo legame con la città natale nonostante la distanza. Le sue lettere, conservate ai Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, offrono uno sguardo sulla sua vita quotidiana e sulle sue riflessioni artistiche, oltre a fornire dettagli sui suoi impegni lavorativi. La sua amicizia con il pittore e decoratore Giuseppe Gatteri è un altro aspetto significativo della sua vita. Scarabellotto fu padrino del figlio di Gatteri, Giuseppe Lorenzo, e i due artisti collaborarono in diversi progetti. Questa stretta collaborazione testimonia l'importanza delle reti di sostegno e del senso di comunità tra gli artisti dell'epoca. Nonostante la sua attività artistica fosse principalmente concentrata a Trieste e a Roma, la vita di Scarabellotto ebbe una svolta quando si trasferì a Rio de Janeiro, dove morì nel 1852. Purtroppo, i dettagli della sua vita e della sua attività in Brasile rimangono poco documentati, lasciando un velo di mistero sugli ultimi anni della sua vita. Le opere di Lorenzo Scarabellotto sono oggi ricercate da collezionisti e appassionati d'arte, e la sua eredità artistica continua a essere oggetto di studio e ammirazione. Le sue vedute, le scenografie e le decorazioni rimangono testimonianze preziose del suo talento e della sua epoca, offrendo uno spaccato della vita culturale e artistica del XIX secolo a Trieste e oltre.
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