La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Pio Sanquirico ( Gudo Visconti 1847 - Milano 1900). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Pio Sanquirico, nato a Gudo Visconti, nei pressi di Milano, il 20 ottobre 1847 e deceduto a Milano il 10 giugno 1900, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. La sua vita, interamente trascorsa nell'arco di poco più di mezzo secolo, si è svolta in un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali, che hanno influenzato anche il suo percorso artistico. Sanquirico ha iniziato il suo viaggio nel mondo dell'arte in maniera piuttosto insolita. Fino all'età di vent'anni, ha esercitato il mestiere di doratore, un'attività che, sebbene artigianale, gli ha permesso di sviluppare un senso per il colore e per il dettaglio che si rivelerà prezioso nella sua futura carriera di pittore. Dopo aver assolto l'obbligo militare, Sanquirico ha deciso di dedicarsi completamente alla pittura, iscrivendosi all'Accademia di Brera a Milano. Qui ha studiato sotto la guida di maestri del calibro di Giuseppe Bertini e Raffaele Casnedi, due figure di spicco dell'arte accademica dell'epoca. La formazione accademica ha indotto Sanquirico a trattare inizialmente soggetti storici, e dal 1874 ha iniziato a partecipare alle esposizioni braidensi. Tuttavia, non si è limitato a questo genere, affiancando ben presto ai dipinti storici anche opere di genere e di ricostruzione in costume, che gli hanno garantito un discreto successo in diverse esposizioni italiane. Negli anni Settanta, Sanquirico è stato influenzato dalla Scapigliatura milanese, un movimento che si opponeva all'arte accademica e borghese, dedicandosi a composizioni di carattere spirituale, spesso accompagnate da immagini floreali di natura decadente. Questo periodo di sperimentazione ha contribuito a formare la sua maturazione artistica, che ha raggiunto l'apice dopo il contatto con Mosè Bianchi, da cui ha ereditato la sapiente trattazione della figura umana, sia nella sua accezione emotiva che cromaticamente sciolta. La spigliatezza formale e la suggestione sentimentale delle sue figure hanno portato Sanquirico a esporre le sue opere fino agli anni Novanta del XIX secolo. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano "In Tempo di Pace", esposto all'Esposizione Nazionale di Torino nel 1880, e "Panfilo Castaldi alla corte degli Sforza" e "Alle frutta", presentati a Milano nel 1881. Nel 1883, ha dipinto ed esposto tre nuove tele: "Confidenza", "Verrà" e "Il pulcino nero", quest'ultimo esposto anche a Roma con un dipinto raffigurante Giordano Bruno, che portava l'iscrizione "Maiori forsitan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam". Il suo capolavoro è considerato "Il frutto proibito", lodato all'Esposizione Nazionale di Venezia del 1887. Altre opere degne di nota includono "Fiori in oblìo", conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, e "Ritratto di donna", che si trova nel Museo Simu di Bucarest. Sanquirico ha avuto anche un ruolo importante come educatore, essendo stato maestro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, uno dei più importanti esponenti del Divisionismo italiano. Pellizza ha studiato con Sanquirico dopo aver lasciato l'Accademia di Brera e prima di proseguire il suo percorso formativo a Roma e Firenze. La vita di Pio Sanquirico si è conclusa all'inizio del XX secolo, ma il suo lascito artistico continua a essere apprezzato e studiato. Le sue opere sono esempi significativi dell'arte italiana di fine Ottocento, testimoniando la transizione tra l'arte accademica e le nuove correnti che avrebbero portato all'arte moderna.
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