La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Riccardo Salvadori ( Piacenza 1866 - Milano 1927). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Riccardo Salvadori, nato a Piacenza il 24 febbraio 1866 e scomparso a Milano il 25 novembre 1927, è stato un artista italiano poliedrico, noto principalmente come pittore e illustratore. La sua formazione artistica iniziò presso le Accademie di Belle Arti di Lucca e Napoli, città in cui visse per un lungo periodo prima di trasferirsi a Milano, dove avrebbe trascorso la maggior parte della sua vita e carriera. Salvadori si distinse per la sua abilità nel catturare la vita quotidiana attraverso i suoi dipinti, principalmente incentrati su soggetti di genere. Tra le sue opere più note si annoverano "In campo", "Il venditore di castagne", "Note cupe" (esposto nel 1898 a Torino), e "Miseria stabile". Queste opere riflettono la sua capacità di cogliere con sensibilità e dettaglio gli aspetti più intimi e quotidiani della vita delle persone, rendendolo un testimone attento della società del suo tempo. Tuttavia, la fama di Salvadori non si limita alla pittura. Egli si affermò anche come un prolifico illustratore, collaborando con importanti pubblicazioni del tempo. A Milano, contribuì ai segmenti mensili e settimanali del Corriere della Sera durante la direzione di Silvio Spaventa Filippi. Dal 1903, lavorò per il Romanzo mensile, che pubblicava seriali delle avventure di Arsenio Lupin e Sherlock Holmes, diventando un punto di riferimento per i lettori appassionati di queste narrazioni. La sua collaborazione si estese anche al mensile La Lettura e, a partire dal 1908, al settimanale Corriere dei piccoli. Salvadori contribuì inoltre al settimanale Domenica del Corriere e illustrò numerose storie per bambini per la serie "Biblioteca dei ragazzi" dell’Istituto Editoriale Italiano, inclusa una celebre edizione di "Alice in Wonderland". Queste collaborazioni evidenziano la versatilità di Salvadori e la sua capacità di adattarsi a diversi stili e tematiche, dalla letteratura per adulti a quella per l'infanzia. Nel 1908, illustrò "Nel regno dell’amore. Bozzetti narrativi e drammatici" di Edmondo De Amicis per la casa editrice Treves, e cinque anni dopo l’antologia "La Milano del Porta" curata da Attilio Momigliano per Formiggini. Queste opere consolidarono ulteriormente la sua reputazione come illustratore di talento, capace di arricchire con le sue immagini i testi di alcuni dei più importanti autori italiani dell'epoca. Dopo la prima guerra mondiale, Salvadori reclutò Vincenzo Morelli a Milano per collaborare con La Lettura, dimostrando non solo le sue capacità artistiche ma anche un talento nell'identificare e promuovere nuovi artisti. La sua carriera prese una nuova direzione quando fu incaricato dalla casa editrice Ricordi di creare bozzetti per le future rappresentazioni del catalogo Ricordi. In questo ambito, Salvadori lasciò un segno indelebile nel mondo dell'opera lirica, contribuendo al 'look' definitivo di almeno tre opere di Giacomo Puccini: "Edgar" (con una scenografia completa nel 1889), "La Bohème" (con un design alternativo per l'Atto II nel 1901) e "Tosca" (con un design alternativo per l'Atto II nel 1901). La vita e l'opera di Riccardo Salvadori riflettono la ricchezza e la complessità del panorama artistico italiano a cavallo tra il XIX e il XX secolo. La sua capacità di esprimersi attraverso la pittura e l'illustrazione, la sua attenzione per i dettagli e la sua sensibilità nel catturare l'essenza della vita quotidiana e delle emozioni umane lo rendono una figura di spicco nella storia dell'arte italiana. La sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze preziose di un'epoca e di un talento eccezionale.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO