La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Paolo Sala ( Milano 1858 - 1924). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Paolo Sala, nato a Milano il 24 gennaio 1859 e deceduto nella stessa città il 13 giugno 1924, è stato un pittore italiano distintosi per la sua abilità nel ritrarre vedute, scene di genere e paesaggi, spesso dipinti dal vero, ovvero en plein air. La sua arte si caratterizza per la capacità di catturare la vita rurale e gli animali, nonché per la maestria nell'uso dell'acquerello, tecnica che lo ha portato a fondare l'Associazione degli Acquarellisti Lombardi nel 1911. Sala si formò artisticamente sotto la guida di Camillo Boito, all'Accademia di Brera, dove studiò sia pittura che architettura. La sua carriera artistica ebbe inizio con un'opera che gli valse il premio Mylius: "Il tramonto del 4 giugno 1859 (Dopo la battaglia di Magenta)", esposta per la prima volta nel 1880. Questo dipinto segnò l'inizio di una lunga e fruttuosa carriera, durante la quale Sala espose in numerose città italiane ed europee, tra cui Napoli, Roma, Milano, Venezia, Parigi e Berlino. Nel 1881, a Milano, Sala presentò una serie di opere che includevano "Ritorno ai monti", "Arrivo del vapore", "Rezzonico", "Il frate", "Sotto il portico", "Risi e Sorrisi", "Passeggiata militare" e "Torrente in Valtellina". Queste opere rivelano la sua predilezione per il paesaggio romantico e per le scene di vita quotidiana, spesso caratterizzate da un forte realismo e da una vivida rappresentazione della luce e dell'atmosfera. Viaggiatore instancabile, Sala si recò in diverse parti del mondo, tra cui l'Inghilterra, l'Olanda, il Sudamerica e la Russia. Questi viaggi influenzarono profondamente il suo lavoro, permettendogli di dipingere vedute di città europee, scene della laguna veneziana e paesaggi esotici. Le sue opere riflettono non solo la bellezza dei luoghi che visitò, ma anche la vita e le abitudini delle persone che incontrò. Tra i suoi dipinti più noti si annoverano "Sera d'inverno (Alto Adige)", "Guado di Gauchos (Argentina)", "Mercato di fiori a Parigi", "Mendicante russo", "Vienna sotto la neve", "Nevicata a Milano", "Bosco di betulle", "Cercatrici d'ambra", "Piccadilly street", "Costumi caucasiani", "Una via di Toledo", "Trasporto di ghiaccio (Russia)", "Il ritorno dalla caccia", "Plenilunio" e "Isola di San Vincenzo (Africa)". Nel 1911, Sala fondò l'Associazione degli Acquarellisti Lombardi, che ebbe un ruolo significativo nel promuovere questa tecnica pittorica in Italia. La sua passione per l'acquerello si manifestò anche nelle numerose mostre organizzate dall'associazione, che contribuirono a diffondere l'interesse per questa forma d'arte. Nel 1922, la Galleria Pesaro di Milano ospitò una mostra personale di Paolo Sala, dove furono esposte centoventuno opere tra acquarelli e oli. Questa mostra fu un'occasione per ammirare l'ampio repertorio dell'artista, che spaziava dai paesaggi naturali alle scene urbane, dai ritratti alle scene di genere. Paolo Sala fu anche un apprezzato ritrattista e decoratore. Le sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Genova e la Galleria "Paolo ed Adele Giannoni" di Novara. Inoltre, ricevette importanti commissioni in Russia, dove entrò nelle grazie dello Zar e realizzò decorazioni per palazzi privati e per il Palazzo d'Inverno. La sua arte, che si espresse principalmente attraverso l'olio e l'acquerello, fu caratterizzata da una brillantezza e trasparenza che lo resero popolare sia presso il pubblico che presso i critici. Guido Marangoni, nella prefazione alla mostra milanese del 1931, descrisse la pittura di Sala come "fresca gaiezza" che "carezzava amabilmente gli occhi". Paolo Sala morì a Milano nel 1924, lasciando un'eredità artistica di grande valore e un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana. La sua vita e la sua opera continuano a essere oggetto di studio e apprezzamento da parte di storici dell'arte, collezionisti e amanti della pittura.
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