La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Eliseo Sala ( Milano 1813 - Rancate di Brianza 1879). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Eliseo Sala nacque a Milano il 2 gennaio 1813, in una famiglia borghese; suo padre Francesco era un commerciante di articoli di drogheria e sua madre Teresa Delmati era un'agiata possidente. La madre morì a causa delle complicazioni del parto lo stesso giorno della sua nascita. Dopo la morte del padre nel 1821, Eliseo fu affidato alla tutela dello zio Alessandro De Capitani d’Arzago. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Brera sotto la guida di Luigi Sabatelli, uno dei più importanti pittori dell'epoca, dove studiò dal 1832 al 1838. Durante questi anni, Sala sviluppò un interesse particolare per i grandi maestri veneti del Seicento e del Settecento, che influenzarono notevolmente il suo stile pittorico. Nel 1837, decise di trasferirsi a Venezia per perfezionare la sua arte e successivamente si spostò a Roma nel 1840. Qui strinse amicizia con Francesco Coghetti, un altro pittore di rilievo, da cui apprese il delicato cromatismo neoveneto e il linguaggio purista. Eliseo Sala si distinse per la sua abilità nel ritratto, genere in cui eccelleva e per cui era molto richiesto, tanto da diventare uno dei ritrattisti più apprezzati dell'aristocrazia lombarda e piemontese. La sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti e la delicatezza nella modulazione cromatica lo resero un artista molto apprezzato. Tra i suoi ritratti più noti, vi sono quelli dei duchi Antonio e Giulio Litta, della madre Camilla Litta Lomellini e di numerosi benefattori conservati nella Quadreria dell’Ospedale Maggiore di Milano. Oltre ai ritratti, Sala si dedicò anche alla pittura di genere, ai soggetti storici e letterari. Tra le sue opere più significative si ricordano "Gli ultimi giorni di Eleonora d’Este", "Masaniello", "Bice Visconti nel castello di Rosate" e "Michelangelo al letto di morte di Vittoria Colonna". Quest'ultima opera, in particolare, fu eseguita per il marchese Antonio Busca e esposta a Brera nel 1865. La sua presenza alle esposizioni dell'Accademia di Brera fu costante per oltre vent'anni, dove espose una vasta gamma di opere che spaziavano dai ritratti a dipinti storici e letterari. Nel 1842, ad esempio, presentò dieci ritratti, tra cui quello di Giuseppina Guenzati Corridoni, mentre nelle esposizioni successive continuò a presentare ritratti di esponenti dell'alta borghesia milanese. Nel 1844, Sala fu nominato socio d'arte dell'Accademia di Brera con la qualifica di pittore storico. La sua carriera fu segnata da importanti commissioni, come quella della Regia corte d'appello di Genova che gli richiese l'effigie del sovrano a figura intera, e quella di Antonio Brusca che gli commissionò "Michelangelo al letto di morte di Vittoria Colonna". Durante il periodo di dominazione austriaca a Milano, dal 1849 al 1856, Sala si trasferì a Torino, dove lavorò principalmente per la famiglia reale dei Savoia, pur continuando a partecipare alle esposizioni di Brera. La sua arte si evolse nel tempo, liberandosi dalle rigidità della formazione accademica e assumendo uno stile più arioso, tipico della Scuola veneta. Eliseo Sala morì a Triuggio il 24 giugno 1879. La sua eredità artistica è conservata in importanti collezioni e musei, tra cui la Galleria d'Arte Moderna e la Pinacoteca di Brera a Milano. Oggi è riconosciuto come un importante esponente del romanticismo storico italiano e unico seguace di Francesco Hayez, particolarmente noto per l'opera "Il bacio". Sala, con la sua arte, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della pittura italiana dell'Ottocento.
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