Quotazioni di mercato delle opere di Fabio Mauri
Fabio Mauri (Roma, 1926 – Roma, 2009) è una figura centrale dell’arte concettuale italiana.
Attraverso installazioni, performance e opere su tela e carta, ha esplorato i rapporti tra arte, ideologia e comunicazione di massa.
Il mercato delle sue opere ha conosciuto una forte crescita negli ultimi anni, con particolare attenzione per i lavori storici legati ai temi della memoria e del potere delle immagini.
Installazioni e opere concettuali
Le installazioni e i lavori tridimensionali di Mauri, spesso caratterizzati da schermi, oggetti e simboli della cultura di massa, hanno oggi quotazioni comprese tra 10.000 e 45.000 euro, a seconda dell’importanza storica e della provenienza.
Opere su tela
Le tele monocrome o con scritte e simboli legati al linguaggio concettuale si collocano in una fascia di prezzo compresa tra 6.000 e 20.000 euro.
Opere su carta e grafiche
Le opere su carta, disegni e serigrafie hanno un mercato stabile, con valori che variano tra 800 e 3.000 euro.
Si tratta di lavori accessibili ma significativi per comprendere la poetica dell’artista.
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Record d’Asta
Il record d’asta per Fabio Mauri ha superato i 50.000 euro per un’importante installazione concettuale degli anni Settanta.
Le opere su tela storiche hanno raggiunto valori intorno ai 25.000 euro, mentre i lavori su carta di grande qualità hanno toccato i 4.000 euro.
Valutazioni e quotazioni gratuite delle opere
La nostra galleria offre valutazioni gratuite delle opere di Fabio Mauri.
Puoi inviarci fotografie fronte e retro, misure, tecnica e documentazione di provenienza.
Riceverai una stima basata sui più recenti risultati di mercato e sullo stato di conservazione dell’opera.
Acquisto e vendita di opere di Fabio Mauri
Siamo interessati all’acquisto diretto di opere di Fabio Mauri, in particolare installazioni, opere su tela e disegni.
Garantiamo trattative riservate, pagamento immediato e assistenza completa in tutte le fasi della compravendita.
Biografia di Fabio Mauri
Fabio Mauri nasce a Roma nel 1926 in una famiglia di editori e intellettuali. Fin da giovane si confronta con i temi della memoria e dell’identità, influenzato dalle esperienze personali legate alla Seconda guerra mondiale.
Negli anni Cinquanta e Sessanta si afferma come una delle voci più originali dell’arte italiana, anticipando le ricerche concettuali con lavori incentrati sul linguaggio, la comunicazione e i media.
Nel 1954 presenta i primi Schermi, opere che riflettono sull’influenza del cinema e della televisione come strumenti di potere e di formazione dell’immaginario collettivo.
Collabora con artisti e intellettuali come Pier Paolo Pasolini, Jannis Kounellis, Mario Schifano, Franco Angeli, e Giulio Paolini.
Lo stile e la poetica
L’opera di Fabio Mauri è caratterizzata da una riflessione lucida e critica sul potere delle immagini, dei media e delle ideologie. Attraverso installazioni, performance, video e proiezioni, l’artista indagò il rapporto tra realtà e rappresentazione, tra individuo e società. Le sue celebri opere con schermi bianchi, proiettori e dispositivi di comunicazione sono diventate simboli di una ricerca che unisce arte, filosofia e politica.
L’impegno politico e culturale
Profondamente segnato dalle vicende del Novecento, in particolare dal fascismo e dalla Seconda guerra mondiale, Mauri fece dell’arte un mezzo di analisi etica e storica. In opere come Ebrea o Che cosa è il fascismo, mise in scena la memoria collettiva e la responsabilità dell’artista nel raccontare la Storia. Parallelamente, svolse un’intensa attività di scrittore e teorico, pubblicando saggi sull’arte e sulla comunicazione.
Mostre e riconoscimenti
Nel corso della sua carriera Fabio Mauri espose in musei e istituzioni di grande prestigio, tra cui la Biennale di Venezia, il Museum of Modern Art di New York, il Centre Pompidou di Parigi e il MAXXI di Roma. Le sue opere sono state oggetto di importanti retrospettive e sono oggi presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
Ultimi anni ed eredità
Fino alla sua morte, avvenuta nel 2009, Fabio Mauri continuò a interrogarsi sul senso della memoria, sulla manipolazione dell’immagine e sulla responsabilità della cultura. La sua opera rappresenta una delle testimonianze più profonde e rigorose dell’arte concettuale italiana, capace di unire impegno intellettuale, forza visiva e riflessione critica sul nostro tempo.
Archivio delle opere di Fabio Mauri
Le opere di Mauri sono sottoposte a pratiche di archiviazione ufficiale e catalogazione, necessarie per certificare l’autenticità e garantire la commerciabilità.
La nostra galleria offre assistenza completa nella preparazione delle pratiche.
Come funziona l’archiviazione?
Per avviare la procedura è necessario preparare fotografie ad alta risoluzione (fronte, retro e dettagli), misure esatte e documentazione di provenienza.
Ti assisteremo nella compilazione della richiesta e nella trasmissione del materiale in formato digitale o cartaceo.
Domande Frequenti
Quanto valgono le opere di Fabio Mauri?
Le opere su tela valgono tra 6.000 e 20.000 euro, le installazioni tra 10.000 e 45.000 euro, mentre le grafiche e i disegni oscillano tra 800 e 3.000 euro.
Quali opere di Mauri sono più richieste?
Le installazioni concettuali e le opere su tela legate ai cicli degli Schermi e ai lavori performativi degli anni Settanta sono oggi le più ricercate.
Come richiedere una valutazione gratuita?
Puoi inviarci immagini fronte e retro, misure e documentazione: riceverai rapidamente una stima gratuita e una proposta d’acquisto.
È utile archiviare le opere di Fabio Mauri?
Sì, l’archiviazione garantisce autenticità, tutela il valore dell’opera e ne facilita la circolazione sul mercato.
Acquistate direttamente opere di Fabio Mauri?
Sì, acquistiamo opere di Mauri in trattativa riservata, con pagamento immediato e assistenza in ogni fase della vendita.
