Biografia
Valerio Adami compie il suo percorso formativo a Milano. Nel 1955 si diploma all’Accademia di Brera sotto la guida di Achille Funi e nello stesso anno tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Pater di Milano. Nel 1958 passa l’inverno a Londra insieme all’amico Bepi Romagnoni dove scopre una cultura in gran parte sconosciuta nell’Italia di quei tempi. Nel corso degli anni Sessanta abbandona progressivamente la pittura dei primi anni e costruisce il proprio linguaggio attorno all’iconografia dei fumetti. Partecipa in questo periodo a numerose collettive, esponendo oltre che in Italia, anche a Londra, Parigi e New York, città nelle quali soggiorna regolarmente. Nel 1986 la città di Ginevra gli affida la scenografia dello spettacolo celebrativo della riforma calvinista, a cui seguono le commissioni in anni recenti delle scene dell’Olandese volante di Wagner al Teatro San Carlo di Napoli (2003) e il sipario realizzato per Les Ballets de Monte-Carlo (2011). Negli ultimi decenni della sua attività Adami prosegue ininterrottamente la propria carriera di pittore, svolge il suo lavoro tra Italia e Francia e occupa un ruolo importante nella promozione della ricerca artistica. Nel proliferante lavoro di Adami sono numerose le interferenze con il genere letterario. Oltre alla serie inaugurata nel 1966 Ritratti letterari – una sequenza di ritratti simbolici di vari scrittori e pensatori – si ricordano le opere Le Dessinateur, eseguito per il romanzo L’orologica di Jean-Clarance Lambert (pubblicato sulla copertina dell’edizione Torino, Geiger, 1976) e La terra promessa, ispirato ai versi di Ungaretti (pubblicato su «la Lettura», n. 3, 27 novembre 2011). Il lavoro di Adami ha ispirato inoltre molti intellettuali di prim’ordine del Novecento; come Jacques Dupin, Octavio Paz, Jean-Luc Nancy e Jacques Derrida, con cui Adami ha realizzato anche l’affiche per l’opera Glas. Tra le edizioni più recenti si ricorda il volume Le cefalee del Minotauro di Antonio Tabucchi (Milano, Skira, 2000).