La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Felice Baini ( Roma 18� secolo - 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Felice Baini fu uno scultore italiano attivo nel XIX secolo, noto per il suo contributo all'arte neoclassica. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento culturale in Italia, caratterizzato da un rinnovato interesse per l'antichità classica e da un'aspirazione a un'arte che esprimesse ideali di bellezza e armonia universali. Nato a Roma, Baini visse in un'epoca in cui la città era un crogiolo di artisti e intellettuali provenienti da tutta Europa. La sua formazione artistica si svolse in questo contesto effervescente, dove ebbe modo di assimilare le correnti stilistiche dominanti e di affinare la sua tecnica scultorea. Sebbene le informazioni sulla sua gioventù siano scarse, è noto che la sua attività si concentrò principalmente nella prima metà del XIX secolo, un periodo in cui l'arte neoclassica era al suo apice. Baini è ricordato soprattutto per la sua grande statua di Santa Scolastica, realizzata per la Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma. Quest'opera testimonia la sua abilità nel catturare la serenità e la spiritualità dei soggetti religiosi, in linea con i canoni estetici del neoclassicismo che cercava di rievocare la purezza e la semplicità dell'arte antica. Nel 1829, Baini ricevette un incarico di prestigio dal Sommo Pontefice: eseguire le due balaustrate in laterizi, ornate da sfingi, che delimitano la Piazza del Popolo a Roma. Questo progetto, che coinvolse anche altri scultori, fu un'importante occasione per Baini di lasciare un segno duraturo nel tessuto urbano della città. In particolare, lavorò alle statue delle quattro Stagioni che ornano le testate delle due esedre della piazza: la Primavera fu scolpita da Filippo Gnaccarini, l'Estate da Francesco Massimiliano Labourer, l'Autunno da Achille Stocchi e l'Inverno da Felice Baini stesso. Le opere di Baini riflettono l'influenza del neoclassicismo, uno stile che si proponeva di recuperare l'ideale di bellezza dell'arte greca e romana. In questo senso, la sua scultura dell'Inverno, con la sua figura avvolta in pesanti drappeggi, mostra una chiara ispirazione alle statue classiche, pur interpretata con una sensibilità moderna che rifletteva il gusto dell'epoca. Nonostante la sua attività sia stata significativa, Baini non raggiunse la fama di altri scultori neoclassici del suo tempo, come Antonio Canova o Bertel Thorvaldsen. Tuttavia, il suo lavoro contribuì a definire l'immagine e l'estetica di Roma nel XIX secolo, un periodo in cui la città stava riaffermando il suo ruolo di capitale artistica e culturale. Le informazioni biografiche su Felice Baini sono limitate e molte delle sue opere non sono sopravvissute fino ai giorni nostri o non sono state adeguatamente documentate. Ciò nonostante, la sua partecipazione a progetti di rilievo come quello della Piazza del Popolo testimonia il suo ruolo nell'ambito artistico del suo tempo. In conclusione, la figura di Felice Baini si inserisce in un contesto storico-artistico di grande rilevanza, quello del neoclassicismo italiano. Sebbene non sia tra i nomi più noti di questo movimento, il suo contributo all'arte scultorea dell'epoca merita di essere ricordato e valorizzato. Attraverso le sue opere, Baini ha lasciato un'impronta nella storia dell'arte, contribuendo a plasmare l'identità visiva di una delle piazze più emblematiche di Roma e arricchendo il patrimonio artistico della città eterna.