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Giuseppe Vasi - vendita di quadri antichi del pittore

Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Giuseppe Vasi ( Palermo 1710 - Rome 1782 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.

La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.

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Giuseppe Vasi pittore scultore vendite di opere d'arte. Quotazioni, prezzi, stime, valore e valutazioni dei quadri sculture

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Biografia del pittore

Giuseppe Vasi nacque a Corleone, in Sicilia, il 27 agosto 1710. Dopo aver completato la sua formazione classica, si formò come incisore a Palermo, probabilmente presso il Collegio Carolino, fondato dall'Ordine dei Gesuiti nel 1728. Vasi era già un incisore affermato quando, nel 1736, contribuì all'illustrazione di "La reggia in trionfo" di Pietro La Placa, che descriveva le festività tenute a Palermo per celebrare l'incoronazione di Carlo VII di Napoli. Intorno al 1736, Vasi si trasferì a Roma, dove iniziò a lavorare come incisore presso la Calcografia Camerale, la principale istituzione pubblica di Roma dedicata all'incisione e all'acquaforte, fondata alcuni anni prima da Papa Clemente XII. Le sue vedute per la Calcografia includevano panorami della Fontana di Trevi e della Piazza di Spagna. Vasi iniziò a lavorare in proprio, producendo e vendendo serie delle sue vedute a un pubblico composto principalmente da grandi turisti. La prima serie di questo tipo consisteva nelle "Vedute di Roma sul Tevere", realizzate intorno al 1743 e successivamente adattate per far parte delle "Magnificenze di Roma antica e moderna". In questi anni, Vasi ospitò nel suo laboratorio per un periodo limitato il giovane Giovanni Battista Piranesi, suo principale allievo, che qui formò la sua tecnica come incisore. Vasi fu un uomo e un artista famoso fino agli anni '60 del 1700, quando Piranesi prese definitivamente il suo posto, rendendo lo stile del suo maestro vecchio e superato. Per oltre 200 anni, Vasi fu artisticamente dimenticato e le sue vedute furono prese in considerazione solo per le loro qualità topografiche e documentarie. Le cose cambiarono nel 1981, grazie alla monografia di Luisa Scalabroni e ancor più negli anni '90. Vasi fu uno dei più importanti incisori di veduta nella Roma del diciottesimo secolo. La sua fama ha sofferto molto del confronto con Giovanni Battista Piranesi: più giovane di circa dieci anni, Piranesi in realtà apprese proprio da Vasi, nei primi anni quaranta, alcuni segreti della tecnica incisoria. Vasi fu nominato conte palatino e cavaliere dell'Ordine dello Speron d'Oro. Inoltre fu membro della prestigiosa Accademia di San Luca e dell'Accademia dell'Arcadia di Roma. Negli anni quaranta ebbe inizio la produzione autonoma di Vasi. Il primo passo fu una serie dal titolo "Vedute di Roma sul Tevere": la serie, variamente datata, venne probabilmente realizzata nel 1743. Negli anni successivi Vasi si dedicò alla sua principale impresa, "Le Magnificenze di Roma antica e Moderna", dieci volumi usciti fra il 1747 e il 1761, ciascuno munito di 20 incisioni. Vasi morì a Roma il 16 aprile 1782. Si presume che sia stato sepolto a S. Caterina della Rota. Il figlio Mariano continuò il lavoro con meno successo.

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