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Giovambattista Naldini - vendita di quadri antichi del pittore


Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Giovambattista Naldini ( ca. 1537 - 1591 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.




La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.
 

Acquistiamo opere in tutta Italia


Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere di Giovambattista Naldini contattateci subito.

 

Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere:

Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Se possibile, informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
 
 Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAILgalleriaponti@gmail.com

Tel. (+39) 066871425

Cell./WhatsApp. (+39) 3205747749

un nostro esperto vi risponderà in giornata.



Se invece desiderate acquistare opere del pittore:

Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.

Giovambattista Naldini pittore scultore vendite di opere d'arte. Quotazioni, prezzi, stime, valore e valutazioni dei quadri sculture

RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE

La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.


Biografia del pittore

Giovanni Battista Naldini, noto anche come Giovambattista o Giovan Battista, è stato un importante pittore italiano del tardo Manierismo, attivo principalmente a Firenze e Roma. Nato a Firenze il 3 maggio 1535, Naldini fu affidato allo Spedale degli Innocenti poco dopo la sua nascita. Fu lì che incontrò Don Vincenzo Borghini, rettore dell'istituzione, che scoprì il suo incredibile talento per il disegno. All'età di 12 anni, Naldini iniziò il suo primo apprendistato nello studio di Jacopo Pontormo, dove rimase dal 1549 al 1557. L'influenza di Pontormo è evidente nelle prime fasi della sua carriera, sebbene Naldini abbia successivamente sviluppato un suo stile molto personale, incorporando gli ideali di altri grandi artisti del Cinquecento, come Andrea del Sarto, Agnolo Bronzino e Giorgio Vasari. Dopo la morte di Pontormo nel 1557, Naldini fece il suo primo viaggio a Roma, ma tornò a Firenze nel 1562 quando fu reclutato da Vasari per lavorare nel Palazzo Vecchio sullo studiolo di Francesco I de' Medici e sulla Sala dei Cinquecento. A Roma, dopo il 1560, entrò nell'atelier di Giorgio Vasari, contribuendo alla decorazione del Palazzo Vecchio a Firenze, in particolare allo Studiolo di Francesco I, per il quale dipinse due tele. Naldini ha avuto un ruolo importante nel rinnovamento della decorazione delle grandi basiliche dopo la Controriforma, decorando alcuni altari in Santa Croce e in Santa Maria Novella. A Roma, decorò la cappella di San Giovanni Battista nella chiesa della Trinità dei Monti per il fiorentino Giovanni Battista Altoviti nel 1580. Nella Cappella Salviati di San Marco creò la pala con la Vocazione di san Matteo. Nella fase più matura della sua carriera, Naldini si avvicinò allo stile di Andrea del Sarto. Tra le sue opere più note, spicca il dipinto "Il Bagno di Betsabea", un capolavoro del Rinascimento italiano che affascina lo spettatore con la sua bellezza ed eleganza. Si ritiene che Naldini si sia ispirato all'opera di Tiziano per creare Betsabea, dimostrando l'influenza dei grandi maestri del Rinascimento italiano sulla produzione artistica del tempo. Naldini morì a Firenze il 18 febbraio 1591, lasciando un'eredità artistica significativa nel panorama del tardo Manierismo italiano. La sua opera continua ad essere apprezzata per la sua maestria tecnica, la sua sensibilità artistica e la sua capacità di combinare influenze diverse in uno stile unico e distintivo.

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