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Francesco Mochi - vendita di quadri antichi del pittore


Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Francesco Mochi ( 1580 - 1654 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.




La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.
 

Acquistiamo opere in tutta Italia


Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere di Francesco Mochi contattateci subito.

 

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Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Se possibile, informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
 
 Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAILgalleriaponti@gmail.com

Tel. (+39) 066871425

Cell./WhatsApp. (+39) 3205747749

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Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.

Francesco Mochi pittore scultore vendite di opere d'arte. Quotazioni, prezzi, stime, valore e valutazioni dei quadri sculture

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La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.


Biografia del pittore

Francesco Mochi, nato a Montevarchi il 29 luglio 1580 e morto a Roma il 6 febbraio 1654, è stato uno scultore italiano attivo principalmente a Roma, Piacenza e Orvieto. È noto per le sue opere drammatiche che sono spesso considerate le prime vere sculture barocche. Mochi ha iniziato la sua formazione con il pittore fiorentino Santi di Tito, dove ha sviluppato un gusto per la chiarezza pittorica e la primazia del disegno, esemplificato nella scultura di Giambologna e del suo studio e seguaci. Nonostante fosse documentato come pittore, non sembra che siano sopravvissuti dipinti di Mochi. Mochi si trasferì a Roma intorno al 1599 e continuò la sua formazione nello studio dello scultore Camillo Mariani. La sua prima importante commissione risale al 1603, quando l'Opera del Duomo di Orvieto gli commissionò l'Annunciazione, su raccomandazione di Mario Farnese. Il gruppo dell'Annunciazione, eseguito tra il 1603 e il 1608, è considerato il suo capolavoro. Quest'opera, ispirata ai virtuosismi manieristi del Giambologna, mostra già il dinamismo e il luminismo tipici delle opere mature barocche. Nel 1612, Mochi si trasferì a Piacenza, dove rimase fino al 1629, anno in cui fece ritorno a Roma. Durante il suo soggiorno a Piacenza, Mochi realizzò i monumenti equestri di Ranuccio ed Alessandro Farnese per la principale piazza della città. Per realizzare queste opere, Mochi viaggiò a Padova e a Venezia per studiare i monumenti equestri di Donatello e del Verrocchio. Durante il suo soggiorno a Piacenza, realizzò anche la statua in stucco di Ranuccio Farnese in ginocchio per la chiesa di Santa Maria di Campagna. A Roma, Mochi raggiunse la maturità artistica e realizzò la Veronica di San Pietro, tra le altre opere. Le sue sculture di San Pietro e San Paolo, commissionate dai monaci di San Paolo fuori le Mura ma poste sulla Porta del Popolo, sono rappresentate in un audace dialogo a bocca aperta. L'originalità della produzione scultorea di Mochi, che visse nella prima metà del Seicento, svolge un ruolo fondamentale paragonabile a quello che ebbero Caravaggio e Annibale Carracci in pittura. Pur formandosi su ideali rinascimentali, studiando in particolare Giambologna, Mochi riuscì a rinnovare lo stile cinquecentesco connotando le sue opere di una tensione dinamica e di un movimento che diverranno tipici nel nuovo secolo con la corrente barocca. Le opere di Mochi sono ancora oggi molto apprezzate e studiate. Ad esempio, i marmi dei basamenti dei Cavalli del Mochi, a Piacenza, stanno cambiando colore, un fenomeno che sta attirando l'attenzione degli studiosi. Queste statue equestri, realizzate tra il 1612 e il 1625, sono considerate tra i capolavori del Seicento e adornano la piazza centrale di Piacenza. Rappresentano Ranuccio I e il defunto padre, Alessandro Farnese, e sono un simbolo della città e della piazza del Comune.

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