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Jan Miel - vendita di quadri antichi del pittore


Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Jan Miel ( 1599 - 1663 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.




La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.
 

Acquistiamo opere in tutta Italia


Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere di Jan Miel contattateci subito.

 

Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere:

Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Se possibile, informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
 
 Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAILgalleriaponti@gmail.com

Tel. (+39) 066871425

Cell./WhatsApp. (+39) 3205747749

un nostro esperto vi risponderà in giornata.



Se invece desiderate acquistare opere del pittore:

Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.

Jan Miel pittore scultore vendite di opere d'arte. Quotazioni, prezzi, stime, valore e valutazioni dei quadri sculture

RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE

La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.


Biografia del pittore

Jan Miel, nato nel 1599 a Beveren-Waas e morto nel 1664 a Torino, era un pittore e incisore fiammingo attivo in Italia. Inizialmente fece parte del circolo di pittori di genere olandesi e fiamminghi a Roma, noti come 'Bamboccianti', famosi per le loro scene che raffiguravano le classi inferiori. Miel lavorò particolarmente a stretto contatto con Alessandro Salucci, un importante innovatore della pittura di veduta. La collaborazione tra i due artisti iniziò nel 1635 e terminò quando Miel lasciò Roma per Torino nel 1658 per lavorare alla corte di Carlo Emanuele II, duca di Savoia. Nel 1641, Jan Miel fu documentato nello studio di Andrea Sacchi. Questa collaborazione è piuttosto eccezionale poiché Sacchi era un importante critico dello stile Bambocciante di cui Miel era un importante rappresentante. Questo soggiorno nello studio di Sacchi potrebbe essere stato fondamentale per l'evoluzione dell'artista verso la "gran maniera" della pittura. Miel lavorò con Andrea Sacchi al dipinto Urban VIII visita la Chiesa del Gesù (Galleria Barberini, Roma, 1641). Miel era anche un abile incisore. Ha disegnato il frontespizio per La povertà contenta (Roma, 1650) di Daniello Bartoli e le illustrazioni per De bello belgico (Roma, 1647) di Famiano Strada. Nel 1658, Miel divenne pittore di corte di Carlo Emanuele I a Torino, dove gli fu conferita la Croce di San Maurizio e Lazzaro. Negli anni '40, Miel dipingeva scene più varie con rappresentazioni della vita cittadina e rurale, come i suoi contadini italiani fuori da una taverna nella Royal Collection. Miel divenne nel 1648 il primo artista del nord ad essere ammesso all'Accademia di San Luca, un'associazione prestigiosa di artisti di spicco a Roma. Dal 1658 fino alla sua morte risiedette a Torino. Le sue opere più conosciute in questo genere sono quelle che riflettono l'animazione dei carnevali romani (Carnevale in Piazza Colonna, 1645, Wadsworth Atheneum, Hartford e Carnevale a Roma, 1653, Museo del Prado). Dalla sua iniziale adesione al genere bamboccianti Miel evolse verso il classicismo, collaborando in alcune opere di Andrea Sacchi. Ha anche collaborato con Viviano Codazzi dipingendo le figure dei suoi paesaggi e prospettive architettoniche. Verso la fine della sua carriera, Miel si dedicò alla pittura religiosa, lasciando alcune opere nelle chiese romane e partecipando alla decorazione del Palazzo del Quirinale, dove nel 1656 dipinse il soffitto della Sala del Trono e della Sala del Consiglio. La sua morte improvvisa e matura, ma non troppo tardiva, fu avvertita a Torino e addolorò particolarmente il duca di Savoia.

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