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Spadaro Micco - vendita di quadri antichi del pittore


Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Spadaro Micco ( 1609 - ca. 1675 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.




La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.
 

Acquistiamo opere in tutta Italia


Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere di Spadaro Micco contattateci subito.

 

Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere:

Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Se possibile, informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
 
 Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAILgalleriaponti@gmail.com

Tel. (+39) 066871425

Cell./WhatsApp. (+39) 3205747749

un nostro esperto vi risponderà in giornata.



Se invece desiderate acquistare opere del pittore:

Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.

Spadaro Micco pittore scultore vendite di opere d'arte. Quotazioni, prezzi, stime, valore e valutazioni dei quadri sculture

RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE

La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.


Biografia del pittore

Micco Spadaro, il cui vero nome era Domenico Gargiulo, è stato un pittore italiano di stile barocco, attivo principalmente a Napoli nel XVII secolo. Nato a Napoli tra il 1609 e il 1612, è noto soprattutto come paesaggista e per aver documentato gli eventi tumultuosi della Napoli del XVII secolo, tra cui eruzioni, epidemie e la rivolta di Masaniello. Il suo nome d'arte, Micco Spadaro, deriva dal mestiere del padre, Pietro Antonio, che era un fabbricante di spade. Nonostante la tradizione familiare, Domenico mostrò fin da bambino un grande interesse per il disegno, in particolare per la raffigurazione di città e paesaggi. Questa passione lo portò a distaccarsi dall'attività paterna e a dedicarsi completamente all'arte. Durante la sua carriera, Spadaro ha avuto l'opportunità di perfezionare le sue tecniche artistiche grazie alla convivenza con altri giovani e talentuosi artisti napoletani, tra cui Carlo Coppola e Salvator Rosa. Il suo nome d'arte, Micco Spadaro, iniziò a diffondersi grazie ai suoi numerosi quadri venduti. Uno degli eventi più significativi della sua vita fu la rivolta del 1647. Durante questo periodo tumultuoso, Spadaro si rifugiò in un convento con alcuni colleghi e trovò l'ispirazione per realizzare alcune delle sue opere più famose, in cui raffigurava in modo crudo le terribili azioni della folla inferocita di cittadini napoletani. Nel corso della sua carriera, Spadaro ha stretto amicizia con importanti figure dell'arte, tra cui Luca Giordano e Andrea Vaccaro. Queste relazioni hanno contribuito a consolidare la sua reputazione e a diffondere la sua arte. Nonostante le difficoltà causate dalla peste, l'attività artistica di Micco Spadaro continuò a essere prolifica. Rimase a vivere a Napoli, dove era ben noto e apprezzato per il suo talento. Le opere di Spadaro sono caratterizzate da una grande attenzione per i dettagli e una rappresentazione accurata dei paesaggi e degli eventi storici. Tra le sue opere più celebri si segnalano l'Eruzione del Vesuvio e la rappresentazione del lazzaretto istituito al "largo mercatello" durante la peste del 1656. La data di morte di Micco Spadaro non è nota con certezza, ma si ritiene che sia morto intorno al 1675. La sua arte ha lasciato un segno indelebile nella storia della pittura napoletana e continua ad essere apprezzata e studiata ancora oggi.

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