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Angelo Maccagnino - vendita di quadri antichi del pittore


Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Angelo Maccagnino ( 1439 - 1456? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.




La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.
 

Acquistiamo opere in tutta Italia


Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere di Angelo Maccagnino contattateci subito.

 

Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere:

Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Se possibile, informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
 
 Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAILgalleriaponti@gmail.com

Tel. (+39) 066871425

Cell./WhatsApp. (+39) 3205747749

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Se invece desiderate acquistare opere del pittore:

Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.

Angelo Maccagnino pittore scultore vendite di opere d'arte. Quotazioni, prezzi, stime, valore e valutazioni dei quadri sculture

RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE

La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.


Biografia del pittore

Angelo Maccagnino, noto anche come Angelo di Pietro da Siena, è stato un pittore italiano attivo tra il 1444 e il 1460. Originario di Siena, Maccagnino è noto per essere stato un pittore di corte per gli Este sotto la signoria di Leonello d'Este e poi di Borso d'Este. Le informazioni su Maccagnino sono piuttosto scarse e frammentarie. Figlio dell'orafo Pietro, la sua attività artistica si estende dal 1439 al 1457. Non si sa molto sul suo apprendistato e sul suo ambiente di formazione. Maccagnino è noto per aver lavorato a Ferrara, dove ha contribuito alle pitture delle Muse per lo Studiolo del Palazzo Belfiore. Tra le sue opere attribuite, ci sono Erato nella Pinacoteca Nazionale di Ferrara e la parte superiore di Tersicore nel Museo Poldi Pezzoli, completata poi da Cosmè Tura, suo successore. Maccagnino è stato un pittore di corte per gli Este sotto la signoria di Leonello d'Este e poi di Borso d'Este. A lui sono attribuite alcune opere di sapore cortese dello studiolo di Belfiore, nelle quali si riscontrano spesso anche le mani di altri pittori. Maccagnino è stato allievo di Rogier van der Weyden e dal 1447 pittore di corte di Leonello d'Este, Marchese di Ferrara. Ha lavorato insieme a Cosme Tura, contribuendo alle pitture delle Muse per lo Studiolo del Palazzo Belfiore, Ferrara. Lo studiolo voluto da Leonello d’Este fu allestito nella Delizia di Belfiore e affidato all’ingegno di numerosi artisti. La struttura era fuori le mura cittadine e immersa poi nel grande Barco, il parco riservato alla caccia e agli svaghi degli Este. La costruzione risaliva ai tempi del marchese Alberto V, suo nonno. Fu però con Leonello d’Este, al trono dal 1441, che la Delizia fu eletta a residenza prediletta del nuovo principe. Lo studiolo venne allestito ad hoc con appositi lavori che coinvolsero muratori, artigiani e artisti della ricca corte estense. Per soddisfare le richieste di Leonello, l’edificio fu rialzato di un piano che fu destinato a questo scopo. La lettera di Guarino da Verona del 5 novembre 1447 determinò l’iconografia delle Muse dando inizio ai lavori. La struttura fu conclusa nei primi mesi dell’anno successivo. L’allestimento vero e proprio dello studiolo era articolato nell’apparato ligneo e nelle nove Muse, protettrici delle arti. Ciclo pittorico Angelo Maccagnino fu l’artista incaricato di eseguire le tavole, ricevendo il necessario per poter procedere, compresa una stanza del palazzo, rivestita di assi e dotata di un tavolo e una cassa. Secondo le testimonianze dell’epoca lo stile del pittore era simile a quello del fiammingo Rogier van der Weyden uno degli artisti stranieri più apprezzati a Ferrara. Nonostante l’improvvisa morte di Leonello d’Este l’attività del Maccagnino continuò, tanto da divenire pittore ufficiale della corte del. Maccagnino è stato un pittore di corte per gli Este sotto la signoria di Leonello d'Este e poi di Borso d'Este. A lui sono attribuite alcune opere di sapore cortese dello studiolo di Belfiore, nelle quali si riscontrano spesso anche le mani di altri pittori. Maccagnino è stato allievo di Rogier van der Weyden e dal 1447 pittore di corte di Leonello d'Este, Marchese di Ferrara. Ha lavorato insieme a Cosme Tura, contribuendo alle pitture delle Muse per lo Studiolo del Palazzo Belfiore, Ferrara. Lo studiolo voluto da Leonello d’Este fu allestito nella Delizia di Belfiore e affidato all’ingegno di numerosi artisti. La struttura era fuori le mura cittadine e immersa poi nel grande Barco, il parco riservato alla caccia e agli svaghi degli Este. La costruzione risaliva ai tempi del marchese Alberto V, suo nonno. Fu però con Leonello d’Este, al trono dal 1441, che la Delizia fu eletta a residenza prediletta del nuovo principe. Lo studiolo venne allestito ad hoc con appositi lavori che coinvolsero muratori, artigiani e artisti della ricca corte estense. Per soddisfare le richieste di Leonello, l’edificio fu rialzato di un piano che fu destinato a questo scopo. La lettera di Guarino da Verona del 5 novembre 1447 determinò l’iconografia delle Muse dando inizio ai lavori. La struttura fu conclusa nei primi mesi dell’anno successivo. L’allestimento vero e proprio dello studiolo era articolato nell’apparato ligneo e nelle nove Muse, protettrici delle arti. Ciclo pittorico Angelo Maccagnino fu l’artista incaricato di eseguire le tavole, ricevendo il necessario per poter procedere, compresa una stanza del palazzo, rivestita di assi e dotata di un tavolo e una cassa. Secondo le testimonianze dell’epoca lo stile del pittore era simile a quello del fiammingo Rogier van der Weyden uno degli artisti stranieri più apprezzati a Ferrara. Nonostante l’improvvisa morte di Leonello d’Este l’attività del Maccagnino continuò, tanto da divenire pittore ufficiale della corte del.

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