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Jean-de-Boulogne Giambologna - vendita di quadri antichi del pittore

Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Jean-de-Boulogne Giambologna ( 1529 - 1608 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.

La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.

Acquistiamo opere in tutta Italia

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Biografia del pittore

Jean de Boulogne, meglio conosciuto come Giambologna, è stato uno degli scultori più influenti del XVI secolo. Nato a Douai, nelle Fiandre, nel 1529, Giambologna si trasferì a Roma nel 1550 per studiare le statue antiche nelle collezioni private e le opere dei moderni, in particolare quelle di Michelangelo. Questa fase della sua formazione artistica è stata di fondamentale importanza per lo sviluppo del suo stile e della sua carriera. Dopo un paio d'anni trascorsi a Roma, Giambologna si trasferì a Firenze, dove rimase come scultore al servizio dei Medici fino al 1608, anno della sua morte. Durante il suo soggiorno a Firenze, Giambologna divenne uno dei più importanti scultori manieristi, apprezzato e richiesto da committenti prestigiosi in tutta Europa. Lavorò con grande talento su materiali diversi come bronzo, argento, oro e marmo. Nel 1563, Giambologna fu chiamato a Bologna per realizzare la figura del dio Nettuno per la monumentale fontana di Piazza Nettuno, progettata dall'architetto siciliano Tommaso Laureti. Questo lavoro faceva parte di un programma di rinnovamento urbanistico voluto per la città da papa Pio IV e dal suo delegato Pierdonato Cesi. Negli stessi anni, Giambologna completò anche un'altra fontana per il Giardino di Boboli a Firenze, utilizzando un enorme pezzo di marmo dal quale ricavò la statua raffigurante Oceano. Tra le sue opere più famose a Firenze, si ricordano il gruppo con il Ratto delle Sabine, esposto nella Loggia della Signoria dal 1583, e le sei piccole sculture in argento rappresentanti le Fatiche di Ercole, create per la Tribuna degli Uffizi tra il 1576 e il 1589. Tra le sue opere più tarde, si ricordano i monumenti equestri di Cosimo I e Ferdinando I, e le statue per la Cappella Grimaldi nella chiesa genovese di San Francesco di Castelletto e per la Cappella Salviati nella chiesa fiorentina di San Marco. Giambologna è noto per aver rivoluzionato la tradizione scultorea, offrendo allo spettatore una fruizione delle sue opere dalle molteplici angolature, ognuna delle quali permette di scoprire diversi punti di vista. Questo approccio innovativo ha contribuito a fare di Giambologna uno dei più grandi scultori del suo tempo, capace di donare a Firenze alcuni dei suoi simboli principali dopo il David di Michelangelo e il Perseo di Benvenuto Cellini.

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