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Pietro Fabris - vendita di quadri antichi del pittore

Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Pietro Fabris ( XVIII cent. - ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.

La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.

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Biografia del pittore

Pietro Fabris è stato un pittore italiano attivo a Napoli tra il 1756 e il 1792. Nonostante fosse italiano di nascita, Fabris si considerava di origine inglese, come dimostra la firma "English painter" che spesso accompagnava i suoi quadri. La sua origine è stata oggetto di dibattito a causa della difficoltà di interpretare la sua firma, che alcuni hanno letto come "Pio". Fabris è noto per il suo stile caratterizzato da ampi spazi aperti, in cui metteva in risalto la monumentalità della natura o dell'opera umana. I suoi soggetti preferiti erano il Vesuvio e le vedute di Napoli, spesso rappresentati in momenti drammatici per la città e il territorio circostante. Fabris è stato apprezzato anche in Inghilterra, dove ha esposto le sue opere alla Free Society nel 1768 e alla Society of Artist nel 1772. È considerato il primo pittore del XVIII secolo a utilizzare la guazzo come materiale pittorico per le sue opere. Uno dei suoi mecenati più noti è stato il console britannico a Napoli, Sir William Hamilton. Hamilton ha commissionato a Fabris di accompagnarlo nei suoi viaggi di studio dei vulcani, risultando in una serie di dipinti e incisioni che ritraevano l'attività vulcanica contemporanea. Queste opere sono state raccolte in due libri, "Observations on Mount Vesuvius, Mount Etna, &c." (Londra, 1774) e "Campi Phlegraei: Observations on the Volcanoes of the Two Sicilies" (Napoli, 1776). A Napoli, Fabris ha incontrato il pittore e incisore italiano Antonio Joli. Nonostante la sua vita e la sua carriera siano scarsamente documentate, è noto che Fabris ha lavorato anche per altri mecenati importanti, tra cui il console britannico a Napoli, Sir William Hamilton. Hamilton ha commissionato a Fabris di accompagnarlo nei suoi viaggi di studio dei vulcani, risultando in una serie di dipinti e incisioni che ritraevano l'attività vulcanica contemporanea. Le opere di Fabris sono state esposte in varie mostre e collezioni, sia in Italia che all'estero. Tra le sue opere più note ci sono le illustrazioni per il trattato di Lord William Hamilton sui vulcani del Regno delle Due Sicilie, realizzate tra il 1776 e il 1779. Queste illustrazioni sono state raccolte in due libri, "Observations on Mount Vesuvius, Mount Etna, &c." (Londra, 1774) e "Campi Phlegraei: Observations on the Volcanoes of the Two Sicilies" (Napoli, 1776). Nonostante la sua vita e la sua carriera siano scarsamente documentate, è noto che Fabris ha lavorato anche per altri mecenati importanti, tra cui il console britannico a Napoli, Sir William Hamilton. Hamilton ha commissionato a Fabris di accompagnarlo nei suoi viaggi di studio dei vulcani, risultando in una serie di dipinti e incisioni che ritraevano l'attività vulcanica contemporanea. Queste opere sono state raccolte in due libri, "Observations on Mount Vesuvius, Mount Etna, &c." (Londra, 1774) e "Campi Phlegraei: Observations on the Volcanoes of the Two Sicilies" (Napoli, 1776). Nel corso della sua carriera, Fabris ha sviluppato uno stile unico, caratterizzato da ampi spazi aperti in cui metteva in risalto la monumentalità della natura o dell'opera umana. I suoi soggetti preferiti erano il Vesuvio e le vedute di Napoli, spesso rappresentati in momenti drammatici per la città e il territorio circostante. Questo stile ha avuto un grande impatto sulla pittura del XVIII secolo, influenzando molti artisti successivi. Nonostante la sua vita e la sua carriera siano scarsamente documentate, è noto che Fabris ha lavorato anche per altri mecenati importanti, tra cui il console britannico a Napoli, Sir William Hamilton. Hamilton ha commissionato a Fabris di accompagnarlo nei suoi viaggi di studio dei vulcani, risultando in una serie di dipinti e incisioni che ritraevano l'attività vulcanica contemporanea. Queste opere sono state raccolte in due libri, "Observations on Mount Vesuvius, Mount Etna, &c." (Londra, 1774) e "Campi Phlegraei: Observations on the Volcanoes of the Two Sicilies" (Napoli, 1776).

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