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Francesco-del Cossa - vendita di quadri antichi del pittore

Ponti Art compra opere, quadri e sculture di Francesco-del Cossa ( ca. 1436 - ca. 1478 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime. Siamo interessati a importanti pittori e scultori antichi, ambito, scuola o attribuito all'artista.

La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliori sculture, quadri e incisioni antiche. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato.

Acquistiamo opere in tutta Italia

Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere di Francesco-del Cossa contattateci subito.

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Francesco-del Cossa pittore scultore vendite di opere d'arte. Quotazioni, prezzi, stime, valore e valutazioni dei quadri sculture

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Biografia del pittore

Francesco del Cossa, nato a Ferrara intorno al 1430 e attivo fino al 1477 circa, è stato un pittore e scultore italiano rinascimentale di grande rilievo. Figlio di un muratore, Cristoforo, le informazioni sui suoi primi anni di vita e formazione artistica sono scarse, ma si suppone che possa essere stato allievo di Cosmè Tura, o quantomeno che abbia operato nell'ambiente artistico padovano, dominato da figure del calibro di Donatello, Mantegna e Piero della Francesca. La prima menzione documentata di del Cossa risale al 1456, quando viene citato come assistente del padre nella realizzazione di una Deposizione con figure a grisaglia per l'altare maggiore del Duomo di Ferrara. Tuttavia, del Cossa è maggiormente noto per i suoi affreschi, in particolare quelli realizzati in collaborazione con Cosimo Tura per il Palazzo Schifanoia, residenza estiva degli Estensi, signori di Ferrara. Insieme, i due artisti dipinsero una serie di elaborate allegorie basate sui segni zodiacali e sui mesi dell'anno, creando un'opera di grande valore artistico e simbolico. Del Cossa non si limitò alla pittura, ma dimostrò anche una notevole abilità nella progettazione di vetrate, la più impressionante delle quali si trova nella chiesa di San Giovanni in Monte. Nonostante la sua morte prematura, l'influenza di del Cossa sull'arte italiana del Rinascimento è stata profonda e duratura. Nel 1470, del Cossa scrisse una lettera al duca Borso d'Este, in cui chiedeva un compenso maggiore per il suo lavoro sugli affreschi del Palazzo Schifanoia. Questo documento, noto come "Supplica", è uno dei pochi scritti dell'artista che ci sono pervenuti e offre uno spaccato interessante sulla sua vita e sulle sue condizioni di lavoro. Dopo il 1470, del Cossa si trasferì a Bologna, dove continuò a lavorare e a produrre opere di grande valore. Tra queste, spicca la pala d'altare realizzata per il foro dei mercanti, oggi conservata nella Pinacoteca di Bologna. Nonostante le difficoltà e le sfide incontrate nel corso della sua carriera, del Cossa ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte italiana, contribuendo in modo significativo all'evoluzione della pittura rinascimentale.

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