La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Evangelina Alciati ( Torino 1883 - 1959). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Evangelina Alciati, nata a Torino il 21 agosto 1883 e scomparsa nella stessa città il 2 gennaio 1959, è stata una pittrice italiana di grande talento e sensibilità, la cui opera ha attraversato e influenzato diversi movimenti artistici del XX secolo. Figlia di Francesco, un ingegnere, e di Caterina Silvia Aschieri, discendente da una nobile famiglia anconetana, Evangelina perse il padre in tenera età, ma ciò non le impedì di ricevere un'ottima istruzione, frequentando la scuola femminile "Domenico Berti". La sua formazione artistica prese avvio all'Accademia Albertina di Torino, dove fu allieva del celebre Giacomo Grosso, diventando la prima donna ad essere ammessa in questa prestigiosa istituzione. Durante gli anni di studio, conobbe Pietro Anacleto Boccalatte, anch'egli pittore, con il quale ebbe un figlio, Gabriele. La sua carriera artistica fu caratterizzata da una continua sperimentazione che la portò ad esplorare il post-impressionismo, l'espressionismo e la pittura metafisica. Evangelina trascorse un periodo formativo a Parigi tra il 1903 e il 1906, dove entrò in contatto con il vivace ambiente artistico della città, che influenzò profondamente il suo stile e la sua visione artistica. Al suo ritorno a Torino, partecipò attivamente alle esposizioni della Società Promotrice delle Belle Arti, guadagnandosi l'attenzione del pubblico e della critica con i suoi ritratti intensi e profondi, che furono esposti anche alla Biennale di Venezia del 1912. Tra le sue opere più celebri si annoverano il "Ritratto di bambina" (1910), acquisito dal Museo Civico di Torino, e "Maternità" (1914), acquistato da Re Vittorio Emanuele III per la considerevole somma di 700 lire, segno del riconoscimento e dell'apprezzamento che la sua arte ricevette in vita. Evangelina Alciati esplorò anche il genere della natura morta e del paesaggio, arricchendo il suo repertorio con suggestioni nuove a partire dagli anni '30, periodo durante il quale si dedicò anche a vedute di Montà d'Alba, luogo di ritiro durante la guerra. La sua tecnica pittorica, influenzata da maestri come Cézanne e Gauguin, si distingueva per un tratto forte e deciso, e per una ricerca costante della bidimensionalità. Evangelina Alciati fu una figura di spicco nella scena artistica italiana ed europea del suo tempo, capace di lasciare un'impronta indelebile nel mondo dell'arte grazie alla sua profonda intelligenza pittorica e alla sua coerenza creativa. Nonostante un periodo di oblio successivo alla sua morte, l'interesse per la sua opera è rinato negli ultimi anni, grazie al lavoro di studiosi, associazioni culturali e familiari, che hanno contribuito a riscoprire e rivalutare il suo percorso artistico e personale. La sua vita e la sua opera sono state oggetto di studi, mostre retrospettive e pubblicazioni che ne hanno sottolineato l'importanza nel panorama artistico del XX secolo, confermando Evangelina Alciati come una delle figure più significative e originali della pittura italiana.
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